San Benedetto - Il 18 maggio un sambenedettese ha denunciato negli uffici del Commissariato di San Benedetto del Tronto il furto della propria autovettura Renault Captur che aveva parcheggiato in via Salvo d’Acquisto a Grottammare.

Nella tarda mattinata la vittima del furto riceveva una telefonata da parte di un sedicente intermediario che “facendo alcune chiamate” sarebbe stato in grado di fargli ritrovare l’autovettura asportata.

Inizialmente la richiesta per la riconsegna dell’auto rubata si aggirava attorno ai 500 euro ma successivamente era salita a 2000 euro, altrimenti “il veicolo sarebbe stato imbarcato per la Puglia”.

Il malfattore dava appuntamento per lo scambio alle 15 in Piazza Carducci a Grottammare dove personale in abiti civili del Commissariato di San Benedetto tendeva la trappola.

A seguito dell’attività di Polizia Giudiziaria veniva tratto in arresto R.C. di anni 54 nato a Fermo e residente a Cupra Marittima perché colto in flagranza del reato di estorsione. Il reo veniva condotto nel carcere di Fermo a disposizione dell’A.G della Procura della Repubblica di Fermo.

Le indagini proseguivano alacremente allo scopo di identificare eventuali complici del malvivente. L'esito è stato positivo: sono stati raccolti corposi indizi di reità a carico di un altro soggetto sambenedettese, che veniva denunciato a piede libero (essendo trascorsa la flagranza) per concorso nell’estorsione.

Lo stesso veniva trovato in possesso di una parte della somma estorta, mentre la rimanente e l’auto venivano recuperate in un garage di Grottammare.

L’operazione di ieri è sicuramente da farsi rientrare tra le innumerevoli attività di Polizia Giudiziaria e di controllo del territorio che la Polizia di Stato sta mettendo in campo per la prevenzione e la repressione di reati di ogni genere, e in questo caso, al fine di frenare l’odioso fenomeno dei furti di auto che ha visto il coinvolgimento di tutti gli Uffici delle due provincie di Ascoli Piceno e Fermo.