Data la crisi ed il notevole disallineamento fra mercato del lavoro e offerta formativa, la famosa riforma della Buona Scuola ha deciso di avvicinare i giovani studenti alle aziende attraverso l’alternanza scuola-lavoro. Si tratta, nei fatti, di una pratica obbligatoria che prevede dalle 200 alle 400 ore da impegnare – durante l’ultimo triennio delle superiori – in corsi di formazione e esperienza pratica presso enti, associazioni e aziende. Ma come funziona l’alternanza scuola-lavoro? Gli studenti vengono coinvolti all’interno dei meccanismi delle suddette aziende o enti, così da avere la possibilità di vivere un primo approccio con il mondo professionale, potendo contare su un’esperienza pratica e concreta, e sul supporto delle persone che svolgono direttamente le professioni che potrebbero abbracciare un domani gli studenti.
Alternanza scuola-lavoro: quali benefici?
I benefici dell’alternanza scuola-lavoro sono davvero notevoli, soprattutto per quanto concerne la crescita professionale e personale degli studenti degli istituti tecnici, ma anche dei licei: avere la possibilità di essere inseriti sin da giovanissimi nei meccanismi di un’azienda, significa poter apprendere competenze pratiche e teoriche altrimenti impossibili a questa età, e con il tradizionale sistema didattico delle scuole. Si tratta, dunque, di una vera e propria porta che consente ai ragazzi di conoscere come funziona il settore del lavoro, senza per questo essere considerati lavoratori ma piuttosto allievi. Oltre all’acquisizione di competenze, un ragazzo potrebbe anche sfruttare questa occasione per farsi conoscere, e per poter avere in futuro un accesso preferenziale presso l’azienda che lo ha ospitato.
L’importanza di fare esperienza sin da liceo
L’importanza dell’esperienza la conosciamo tutti: senza, è davvero difficile trovare un lavoro. Ed ecco perché l’alternanza scuola-lavoro diventa un ottimo sistema per bruciare le tappe, e per consentire ai ragazzi di accumulare esperienza sin dal liceo: la suddetta andrà infatti a curriculum, e consentirà dopo il diploma o la laurea di trovare un impiego con maggiore agilità e facilità, sentendosi anche maggiormente pronti per questo passaggio spesso molto complesso.
Dal part time alla gestione del lavoro: consigli utili
Detto dell’importanza di fare esperienza sin dalla scuola superiore, va poi specificato che l’alternanza scuola-lavoro non è l’unica occasione per accumularla. Esistono infatti alcuni lavori per minorenni che possono permettere di far pratica e di rimpolpare un domani il proprio curriculum, come ad esempio l’animatore, il cameriere, il baby-sitter ed il volantinaggio. Grazie a portali come Jobrapido, poi, trovare annunci di lavoro part time è davvero molto semplice, anche per via della presenza dei filtri che includono la località ed il contratto.
Ma gli studenti lavoratori hanno anche accesso ad una serie di diritti previsti per legge, come ad esempio le 150 ore di permessi retribuiti e la possibilità di fare richiesta per dei turni che possano rendere più agevole lo studio, senza per questo sacrificare il lavoro. Alcuni consigli utili per gestire entrambi gli impegni da liceali, senza entrare in confusione? Innanzitutto la maturità e la consapevolezza che, sacrificando dei momenti altrimenti spensierati, il giovane sta in realtà coltivando il proprio futuro professionale. Detto questo, serve un’attenta pianificazione dei carichi di lavoro e dello studio, magari con il sostegno di un tutor.