Ascoli - “Questo è davvero un ultimo sfogo – dice Roberto Zazzetti, presidente dell'associazione Meridiana – sono stanco di fare il cane che abbaia. Se non ci saranno risposte serie dico chiaro che siamo alla ricerca di un avvocato che abbia la voglia di aiutarci pro bono per risolvere un problema di civiltà in questa città sorda. Perché a noi pare che si stiano creando dei danni erariali se si fanno lavori che poi occorre rifare per mettere a norma le situazioni”.
Roberto Zazzetti, tetraplegico a seguito di un greve incidente stradale, tutti lo conoscono per il suo impegno al di là dei diversamente abili.
La sua denuncia è sul tema delle barriere architettoniche: non lo affronta solo dal punto di vista dei disabili, ma di una popolazione sempre più anziana nella quale aumentano i non autosufficienti.
Il colmo poi arriva dal numero dei disabili o non autosufficienti che non si possono conoscere: tutti gli enti dal sociale al sanitario oppongono la famigerata privacy. Ma secondo noi è solo un alibi perché si chiedono numeri e non nomi di persone e il loro stato di salute.
Ma per tornare alle barriere architettoniche.
“Nella nostra città ci saranno almeno 3 o 4 mila casi di barriere architettoniche – dice Zazzetti – ma quello che non si riesce proprio a digerire è la mancanza di comunicazione tre i vari settori del Comune. E' solo così che si possono spiegare righe pedonali che iniziano da un gradino di un marciapiede e finiscono contro il gradino del marciapiede opposto”.
Che tra responsabili dei vari servizi non ci sia confronto si evidenzia quando in un attraversamento cittadino si trovano strisce pedonali con tanto di barriere e poco più avanti degli scivoli sulla stessa via per disabili.
“Possibile che non si potesse fare l'attraversamento pedonale in corrispondenza degli scivoli ? – chiede Zazzetti – Stiamo parlando di lavori nuovi, realizzati da un anno. Pazzesco. Vedete tutte queste fotografie della città nelle quali sono riportate le barriere? Noi della Consulta delle associazioni le abbiamo consegnate all'assessore Donatella Ferretti e ai dirigenti del Comune a luglio del 2016. Da allora non c'è stato alcun riscontro: silenzio assoluto”.
Dalle immagini che scorrono sul monitor dell'associazione Meridiana c'è di tutto: dall'inizio di un passaggio pedonale di fronte all'Istituto Tecnico Fermi coperto da un cassonetto dei rifiuti, ai pali di ferro che impediscono ad una carrozzina di salire con lo scivolo sul marciapiede, alle canalette di scolo dell'acqua piovana che hanno una concavità tale da bloccare le ruote di un disabile o di fa ribaltare una carrozzina spinta a mano da una badante con l'anziana da accudire. Ad aumentare il percorso da “cross” anche il posizionamento dei tombini, chissà perché posti il più delle volte all'altezza del passaggio pedonale. Sembra fatto apposta.
E l'analisi su Ascoli Piceno dal punto di vista demografico non depone per un'attenzione alla maggiore longevità e quindi all'aumento di non autosufficienza della popolazione.
Zazzetti pone il caso anche dell'aumento dei vari tipi di demenze fino all'Alzheimer. Tutte persone che spesso hanno difficoltà alla deambulazione.