Lucciarini denunciato in Procura dalla donna colpita durante il Bove Finto

Lucciarini denunciato in Procura dalla donna colpita durante il Bove Finto

L'avvocato Alessandro Mariani ha presentato per conto di S. C., una querela per lesioni personali. Lucciarini: 'Un atto non voluto nel parapiglia generale'

Ascoli - Per il parapiglia al Bove Finto di Offida nel quale il sindaco Valerio Lucciarini De Vincenzi è stato protagonista di un “match pugilistico” del quale avrebbero fatto le spese tre persone, un ragazzo e due donne, ora c'è traccia anche in Procura ad Ascoli Piceno.


Ieri, infatti, l'avvocato Alessandro Mariani, di San Benedetto, ha presentato per conto della sua assistita S. C., una querela per lesioni personali che dal Pronto soccorso di Ascoli Piceno sono state refertate con una prognosi di circa 10 giorni. E' stata fino ad ora l'unica denuncia presentata. Ma come si sa le parti hanno tre mesi di tempo per decidere e presentare esposti o querele.


E dall'essere un episodio di Carnevale per un fatto del genere i riflessi politici non si sono fatti attendere, tanto che Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana prima, poi i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle dell'Unione della Vallata, della quale Lucciarini è presidente, ne hanno chiesto le dimissioni.


L'assunto è questo: un sindaco è sempre sindaco, anche a Carnevale e non può permettersi atteggiamenti violenti su chicchessia, in specie se ad esserne vittima è una donna.


A questo punto anche in casa Pd, dove c'è stato un primo “transeat” considerandolo un fatto privato, forse la situazione potrebbe cambiare.


Ora toccherà al Pm che sarà investito del caso valutare a quale tipo di lesioni ci si trova di fronte in un caso come questo.


Di fatto è un procedimento che è di competenza del Giudice di Pace.


Oggi Valerio Lucciarini, sindaco di Offida, ha dichiarato all'Ansa: “Si è trattato di un atto non voluto nel parapiglia generale, con centinaia di persone che si rincorrono e si scontrano in un contesto che è noto agli offidani e a tutti quelli che conoscono la manifestazione. Non avrei mai volutamente colpito nessuno tanto meno una donna alla quale sono legato da antica amicizia. Non ci sarebbe stato, evidentemente, alcun motivo. Nelle sedi giudiziarie tutto questo risulterà certamente evidente quindi – conclude – non esistono ragioni che giustificano alcuna strumentalizzazione politica, come è stato fatto”.