Sequestro preventivo di 2,5 milioni di euro a Giampietro Nattino, presidente del CdA di Banca Finnat Euramerica Spa

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Sequestro preventivo di 2,5 milioni di euro a Giampietro Nattino, presidente del CdA di Banca Finnat Euramerica Spa

E' indagato per manipolazione del mercato e ostacolo alle funzioni di vigilanza della Consob.

Roma - Questa mattina, su richiesta della Procura di Roma, militari del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza stanno eseguendo un provvedimento di sequestro preventivo per equivalente di beni (immobili, azioni, terreni) per 2,5 milioni di euro, disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma, nei confronti del banchiere Giampietro Nattino, presidente del Cda della Banca Finnat Euramerica Spa, con sede in Roma.


Le indagini coordinate dalla Procura di Roma e svolte dai militari della Guardia di Finanza, hanno permesso di accertare che NATTINO Giampietro ha avuto la disponibilità di depositi accesi sia presso lo IOR, sia presso l’APSA (Amministrazione Patrimonio Santa Sede Apostolica), rapporti entrambi chiusi nel marzo 2011, in coincidenza con l’introduzione nello Stato della Città del Vaticano della prima legislazione antiriciclaggio.


Attraverso tali rapporti l’indagato, avvalendosi strumentalmente dello schermo formale e dei canali bancari/finanziari del predetto Ente vaticano, ha posto in essere una complessa operatività di borsa dal cui esame sono emerse condotte penalmente rilevanti per manipolazione di mercato, per aver compravenduto a più riprese titoli di Banca Finnat Euramerica Spa - istituto bancario del quale egli è socio ed amministratore - con modalità ritenute ingannevoli, artificiose ed idonee ad alterare sensibilmente il prezzo del titolo sul mercato, avendo egli operato occultamente in borsa sfruttando

strumentalmente lo schermo formale dell’APSA, al quale sono state fittiziamente attribuite le relative transazioni.


Lo stesso Nattino, inoltre, è altresì indagato per ostacolo alle funzioni di vigilanza della Consob, ex art. 2638 c.c., avendo comunicato a Borsa Italiana e a Consob dati non Guardia di Finanza Nucelo Speciale Polizia Valutaria corrispondenti al vero, affermando di aver acquistato dall’APSA azioni della Banca di cui è rappresentante legale laddove tali titoli risultavano – per il tramite dello schermo dell’ente vaticano – già propri.


Insieme a Giampietro Nattino risultano indagati, a titolo di concorso, anche due dirigenti che, nel 2011, guidavano l’Istituto finanziario Apsa.

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