Operazione 'Port Utility', arrestato ingegnere siracusano per corruzione al porto di Augusta

Operazione 'Port Utility', arrestato ingegnere siracusano per corruzione al porto di Augusta

Si tratta di Nunzio Gaetano Miceli, 57 anni. Sequestrata dalla Guardia di finanza la sede della società di ingegneria Tecnass Srl 

Roma - La Guardia di Finanza di Siracusa ha tratto in arresto l’ingegnere siracusano Nunzio Gaetano Miceli, 57 anni, per il reato di corruzione e sequestrato la sede della società di ingegneria Tecnass Srl sita in contrada Targia.


Le complesse e articolate indagini sono state coordinate da Francesco Paolo Giordano, procuratore capo della Repubblica, e dirette dai sostituti procuratori Tommaso Pagano e Margherita Brianese.


L’attività investigativa condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria è iniziata nei primi mesi dell’anno 2015 e si è svolta attraverso l’esecuzione di numerose perquisizioni e accertamenti bancari nei confronti di oltre 25 tra società e persone fisiche, la cui analisi ha aiutato concretamente gli investigatori ad individuare i capitali illeciti.


La Procura della Repubblica ha attivato lo strumento della Cooperazione Giudiziaria Internazionale; a Malta il Nucleo pt, ad ottobre 2016, ha operato con i collaterali organi di Polizia maltese ulteriori perquisizioni nonché acquisizioni di documentazione bancaria.


L'ing. Miceli, con altri indagati, aveva creato tre società, risultate “cartiere”: la Malta Tecnass Holding Ltd, la New Pro Engineering Ltd e la Tremme Ltd. aventi quale unico scopo quello di far confluire in quello Stato i soldi degli illeciti. In questo caso il prezzo del reato della corruzione pattuito era di 330 mila euro.



Nel corso delle indagini è stato accertato che Miceli ha corrotto un commissario di gara dell’appalto bandito dall’Autorità Portuale di Augusta denominato “Servizi ingegneria per la redazione della Valutazione Ambientale Strategica a corredo del piano regolatore”, al quale partecipava una società in parte riconducibile all’arrestato.


L’appetibilità dell’appalto consisteva nel fatto che, da un valore iniziale di € 1.810.920,00, subito dopo la sua aggiudicazione, avvenuta con la procedura del ribasso a € 751.986,70, sarebbe stato “esteso”, almeno nelle intenzioni del Miceli, ad oltre 5 milioni di euro, senza ricorrere ad altra gara pubblica.


La commissione di gara veniva nominata nell’ottobre del 2013, ma il disegno criminoso di Miceli nasce già tre mesi prima, quando assicurò al corrotto l’inserimento in qualità di membro della commissione. Ultimati i lavori di valutazione delle offerte presentate, l’appalto veniva aggiudicato ad un Raggruppamento Temporaneo Imprese, del quale una società era quella in parte riconducibile al Miceli.



L’arrestato, quindi, si è adoperato per remunerare il corrotto attraverso una consulenza di circa 330 mila euro nell’ambito di altro appalto, sempre all’interno del Porto commerciale di Augusta.

Questa consulenza sarebbe stata pagata in più tranches, in relazione all’avanzamento delle prestazioni rese. Per tale motivo, poco prima di ricevere parte del compenso pattuito, il commissario corrotto ha costituito una società attraverso la quale, sostanzialmente, veicolare i soldi dell’illecito.



La strategia investigativa adottata dalla Procura della Repubblica ha consentito di individuare a Malta parte dei proventi illeciti “incassati” dal commissario corrotto e veicolati alla New Pro Engineering Ltd.


Le persone indagate dal Nucleo di PT, oltre all’ingegnere Nunzio Gaetano Miceli e al commissario corrotto, sono 2, tra quest figurano i soci dello studio Tecnass Srl.


Il Giudice per le Indagini Preliminari Giuseppe Tripi, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto l’applicazione della misura cautelare personale dell’ing. Nunzio Gaetano Miceli e del sequestro preventivo nei confronti della Tecnass Srl per la violazione dell’art 11 del Decreto Legislativo nr. 74/2000 (Sottrazione fraudolenta al pagamento delle Imposte) per € 482.105,00.


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