Enzo Rendina, sfollato di Pescara del Tronto, arrestato perché era rimasto nella zona del terremoto

Enzo Rendina, sfollato di Pescara del Tronto, arrestato perché era rimasto nella zona del terremoto

Non aveva obbedito all'ordine di evacuazione del Sindaco Petrucci. Viveva in una tenda dei Vigili del fuoco. Ora è libero, il processo si apre il 30 marzo

Enzo Rendina, sfollato di Pescara del Tronto dopo il terremoto è stato tratto in arresto dai I carabinieri con l'accusa di interruzione di pubblico servizio per non aver ottemperato all'ordine del sindaco di Arquata del Tronto di evacuare il territorio comunale a seguito del terremoto del 30 ottobre scorso.


Aleandro Petrucci, sindaco di Arquata, gli aveva fatto notificare una diffida ad andarsene il 28 dicembre. Enzo Rendina però era rimasto lì, sotto una tenda della protezione civile, poi in un'altra tenda stavolta dei vigili del fuoco.


Stamane è comparso davanti al giudice Marco Bartoli nel tribunale di Ascoli Piceno dove si è svolto il processo per direttissima.


Il giudice Bartoli ha convalidato l'arresto e rinviato il processo al prossimo 20 marzo.


Enzo Rendina è stato rimesso in libertà.

Il suo avocato, Francesco Ciabattoni ha detto:"È un arresto assurdo, di un uomo che ha la sola colpa di essere innamorato della propria terra e che lì vuole vivere".