Ascoli - “Siamo i migliori dopo le tragedie, ma i peggiori prima ...”, sono le parole con le quali il collega Massimo Gramellini, chiude la trasmissione “Leparole della settimana” di sabato 21 gennaio su Rai 3.
Gramellini si riferisce all'immagine positiva e piena di passione dei soccorritori del soccorso alpino e della Guardia di finanza che, a rischio della vita, vanno sugli sci, con temperatura sotto zero e ancora rischi di valanghe, a salvare le persone dell'hotel Rigopiano.
Ecco, sempre i migliori dopo. Dice prima Gramellini che è “dall'8 settembre 1943 che non sappiamo chi è a capo della catena di comando”.
Oggi c'è ancora un esempio, quello della relazione della Commissione Grandi Rischi che parla di possibilità di terremoti di magnitudo 7.0 “ a nord e a sud della faglia Monte Bove-Gorzano” e ancora del “ rischio Vajont” per i riflessi che il terremoto potrebbe avere sulla diga del lago di Campotosto (quella di Rio Fùcino) che si trova sulla faglia di Montereale-Capitignano.
Siamo veramente stanchi di ascoltare “Cassandre” senza decisioni conseguenti.
Che si svuoti e si chiuda il lago di Campotosto se ci sono queste previsioni. O facciamo come per lo spazzaneve che non è mai arrivato all'hotel Rigopiano?
Chi è che deve prendere questa decisione? Fabrizio Curcio della Protezione Civile? Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni?
Siamo stanchi delle inchieste di Procure per disastri colposi. Qui ci sono responsabilità di gente superpagata. Che poi non si dica che si fanno i processi alla scienza.
Nella relazione della Commissione Grandi Rischi si dice una cosa che, confrontata con studi scientifici sulle faglie, appare come il frutto di un possibile “copia-incolla”.
Si parla addirittura di terremoti di magnitudo 7.0 possibili verso Colfiorito.
Questi signori stanno scherzando con la resistenza della gente dell'Italia centrale.
Siamo perfettamente d'accordo con Stefania Pezzopane: “panico Grandi Rischi, farò interrogazione” - "Viviamo momenti drammatici in Abruzzo. Molte frazioni dell'aquilano e di altre province abruzzesi sono ancora isolate, senza luce e riscaldamento. Tra emergenza neve e un numero impressionante di scosse in atto, sono ore di angoscia e di paura".
"In questo clima di estrema precarietà e di alta tensione, il comunicato della Commissione Grande Rischi, che annuncia con poche righe, future scosse di magnitudo tra 6 e 7, ha gettato la gente nel panico e molti amministratori nel più completo abbandono.
Domani presento un'interrogazione al Presidente del Consiglio, affinché venga chiarito il senso di questa comunicazione e quali provvedimenti verranno assunti di conseguenza". Lo afferma Stefania Pezzopane, senatrice Pd, ex presidente della Provincia dell'Aquila all'epoca del sisma del 2009.