Ascoli - Il prof. Emanuele Tondi, geologo dell'Unicam, dopo le forti scosse di terremoto di oggi ha pubblicato sul suo profilo Facebook un post per far comprendere ciò che sta avvenendo.
“Cari Amici, - scrive
il prof. Emanuele Tondi
su Facebook - vi ripropongo un post del 29 Novembre scorso.
I terremoti di oggi (18 gennaio 2017) sono stati generati
dalla faglia del Gorzano (Il Monte Gorzano è il monte più
alto dei Monti della Laga. Si trova a cavallo
tra Abruzzo e Lazio, al confine fra la provincia di Teramo e quella
di Rieti, ndr) .
Le dimensioni sono simili alla faglia del Vettore-Bove, quindi non si possono escludere terremoti più forti nel prossimo futuro. In quella zona si deve abitare esclusivamente in edifici a norma, nelle zone già colpite dal sisma degli ultimi mesi occorre fare attenzione agli edifici già danneggiati o a pericolo crollo.
A sinistra trovate un’immagine presente nel “Secondo rapporto di sintesi sul terremoto di Amatrice ml 6.0 del 24 agosto 2016 (Italia centrale)” pubblicato da Ingv il 19 settembre scorso.
Sono rappresentate le faglie con i rispettivi nomi e l’effetto che l’attivazione della faglia che ha generato il terremoto del 24 Agosto (colorata in rosso e verde) ha indotto in quelle vicine, in particolare quelle a nord e a sud (con i valori del CFF positivi).
Sono gli effetti di interazione di cui si parlava in un post precedente e che possono “caricare” le faglie vicine a quella che ha generato un terremoto. Queste simulazioni indicano esclusivamente quali faglie sono sottoposte a “stress” aggiuntivi rispetto ad altre e non il fatto che si attivino sicuramente, in quanto bisognerebbe sapere (e non lo si può sapere) a che punto stanno della “carica”.
Tuttavia, poi ci sono stati i terremoti del 26 e 30 Ottobre generati dalla Faglia del Monte Vettore-Monte Bove con epicentro tra Norcia-Preci e Visso. A sud, come potete vedere, ci sono le faglie del Gorzano e di Capitignano. Se in futuro un altro terremoto di una certa magnitudo si verificherà lungo questa zona, è chiaro che le candidate più probabili sono loro. (Vi ricordiamo che questo Tondi lo aveva già scritto lo scorso 29 novembre 2016,ndr)
Che l’evento di magnitudo 4,4 sia un foreshock che precede un evento importante generato dalla faglia del Gorzano o di Capitignano non è dato saperlo. Osservando la mappa dei terremoti avvenuti negli ultimi 90 giorni (immagine a destra), l’evento di questa sera sembra, anche se nell'estremità sud, rientrare nella zona di instabilità che sta generando aftershocks dal 24 Agosto.
Voglio sperare che sia così, non è obbligatorio che si attivino in così poco tempo tutte le faglie presenti nell’area. Comunque, come ripeto da mesi, in quella zona è necessario verificare la vulnerabilità sismica degli edifici, chiamando per un sopralluogo un ingegnere affiancato da un geologo. Se l’edificio è a norma, non c’è nulla da temere, in caso contrario è necessario prendere provvedimenti. Si può convivere con la pericolosità sismica ma non con il rischio!”