Ascoli - Quello che doveva essere uno dei tanti ordinari controlli che il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno programma nel contesto delle attività di controllo economico del territorio ha invece portato all’arresto di L.G., un trentunenne di origini napoletane residente in un comprensorio della costa cuprense, fermato mentre, a bordo della propria autovettura, percorreva la principale arteria rivierasca.
Sono bastati pochi segnali di insofferenza, manifestati dall’uomo già all’inizio del fermo, a far intuire ai militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Ascoli Piceno che, forse, il medesimo aveva qualcosa da nascondere e la contestuale rilevazione, nei suoi confronti, dell’esistenza di specifici precedenti di polizia per il possesso di armi e di sostanze stupefacenti ha indotto quindi le Fiamme gialle ad effettuare un controllo più approfondito che, per le suddette circostanze, è stato esteso anche all’interno dell’autovettura.
Occultati sotto uno dei sedili sono stati così rinvenuti alcuni involucri di cellophane, all’interno dei quali era conservato un etto e mezzo di cocaina e circa 550 grammi di sostanze da taglio. Determinanti sono stati anche gli esiti della successiva perquisizione domiciliare, nel cui ambito sono stati infatti rinvenuti una pistola, proiettili, banconote contraffatte ed altri discreti quantitativi di sostanze stupefacenti e, nello specifico:
- una pistola calibro 6,35, munita di caricatore, già inserito, contenente 5 proiettili;
- 100 proiettili calibro 22;
- altri 78 proiettili calibro 6,35;
- 2.000 euro di banconote contraffatte;
- ulteriori 10 grammi cocaina;
- 37 grammi di marijuana;
- un altro etto di sostanze da taglio;
- 3 bilancini di precisione e materiale vario necessario per il confezionamento delle dosi di sostanze stupefacenti;
- 2 telefoni cellulari.
L’uomo, al quale è stata sequestrata anche l’autovettura e 900 euro in contanti, provento di spaccio, è stato tratto in arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Ascoli Piceno, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Fermo.
L’interesse investigativo delle Fiamme Gialle di Ascoli Piceno è ora rivolto a ricostruire ogni tassello delle condotte, delle abitudini e dei legami di L.G. che possa chiarire, in particolare, la provenienza dell’arma, dei numerosi proiettili, delle diverse banconote contraffatte e dei significativi quantitativi di sostanze stupefacenti oggi sequestrati, al fine di individuare anche le ulteriori persone che ne hanno curato gli approvvigionamenti.