Festività di Santa Barbara patrona dei Vigili del Fuoco. 03-04 Dicembre 2016
L’attività del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco a servizio dei cittadini e del territorio consiste principalmente nel soccorso tecnico urgente e nella prevenzione incendi. - dice l'ingegnere Ugo Bonessio - Per assicurare queste attività nelle Marche sono assegnati circa 1100 Vigili del Fuoco tra personale operativo, diplomati e laureati tecnici, dirigenti, informatici e personale amministrativo che operano in 22 sedi distribuite sul territorio regionale.
Il personale operativo comprende numerose specializzazioni che consento di dare risposte adeguate alle molteplici e complesse necessità di soccorso della moderna società civile come i sommozzatori, i portuali, i qualificati NBCR (rischio chimico, biologico nucleare e radiologico), le unità cinofile, i qualificati TAS (topografia applicata al soccorso), i qualificati SAF (speleo alpino fluviali), gli operatori di mezzi speciali per movimento terra, etc.
Tutti i giorni e tutte le notti, festività comprese, sono contemporaneamente presenti in servizio circa 200 unità che negli ultimi 12 mesi hanno effettuato, escluso il sisma, 23.000 interventi di soccorso di tutti i tipi: incendi, allagamenti e danni d’acqua, incidenti stradali, infortuni sul lavoro, verifiche di stabilità, soccorso a persone compresa la ricerca di quelle scomparse, recupero di sorgenti radioattive e di sostanze con rischio chimico e biologico. etc.
Detto in altre parole, ogni 20 minuti circa una squadra di VV.F. della nostra regione esce dalla propria sede con sirena spiegata per portare soccorso ai cittadini in difficoltà.
Fondamentale è anche l’attività di prevenzione incendi, altro compito istituzionale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che ha l’importante finalità di impedire gli incendi e di limitarne le conseguenze. In questo anno, nelle Marche, sono già state espletate circa 6.000 pratiche tra ispezioni e sopralluoghi in attività soggette al rischio incendi, controlli in attività di pubblico spettacolo, esami progetto, attività di polizia giudiziaria, corsi ai professionisti e ai lavoratori di aziende pericolose e valutazioni dei rapporti di sicurezza nelle attività a rischio di incidente rilevante.
EMERGENZA SISMA
Dopo la scosse del 24 agosto, i Vigili del Fuoco di Ascoli sono intervenuti immediatamente e subito dopo giungevano sul posto anche quelli di Pesaro, di Macerata e di Ancona, riuscendo a soccorrere decine di persone ancora vive sotto le macerie.
Già nella giornata del 24/08 e in quelle successive sono intervenute nelle arre colpite dal sisma molte sezioni operative di quasi tutte le regioni italiane, consentendo in pochi giorni il recupero dei corpi di tutte le vittime del sisma e, subito dopo, l’assistenza alla popolazione e la messa in sicurezza di edifici danneggiati.
Purtroppo le forti scosse sismiche del 26/10 e del 30/10 hanno inferto un altro gravissimo colpo in un territorio molto vasto della nostra regione, soprattutto nelle provincie di Ascoli, di Fermo e di Macerata e in misura minore anche di Ancona. Fortunatamente non ci sono state altre vittime e i Vigili del Fuoco, già presenti in numero molto superiore alle dotazioni ordinarie, sono potuti intervenire immediatamente.
Nelle aree interessate dal sisma della sola regione Marche, in aggiunta al personale normalmente in turno, hanno operato contemporaneamente fino a 750 unità provenienti da tutto il paese ed attualmente disponiamo ancora di quasi 600 unità dedicate esclusivamente all’emergenza sisma.
Gli interventi effettuati nelle Marche a causa del sisma sono stati dal 24 Agosto al 1 Dicembre sono stati 48.609 e comprendono:
- recupero beni dei cittadini nelle case danneggiate
- assistenza ad aziende agricole e industriali per recuperi e riduzione delle situazioni di rischio
- perimetrazione zone rosse a supporto dei sindaci
- verifiche di stabilità degli edifici danneggiati
- eliminazione pericoli dalle strutture e demolizioni con ordinanze dei sindaci
- ripristino viabilità
- opere provvisionali sulle strutture danneggiate che rivestono interesse pubblico compresi edifici di interesse storico e artistico.
- recupero opere d’arte da edifici pericolanti (chiese e musei)
- coperture provvisorie di fabbricati
- collaborazione con gli organismi regionali e nazionali di Protezione Civile e con le strutture regionali del Ministero dei Beni Artistici e Culturali.