Terremoto, incontro con il geologo Emanuele Tondi organizzato dal Cai

Terremoto, incontro con il geologo Emanuele Tondi organizzato dal Cai

Venerdì 25 novembre ore 18 alla Libreria Rinascita di Ascoli Piceno

Ascoli - Per gli Incontri d'Autunno a cura della Sezione CAI di Ascoli, venerdì 25 novembre ore 18:00 alla Libreria Rinascita di Ascoli Piceno il geologo e docente universitario Emanuele Tondi parlerà di terremoti e risponderà alle domande del pubblico. 

"Abbiamo chiesto  questo incontro al prof. Tondi, che ringraziamo per la sua disponibilità", spiega la presidente Paola Romanucci "per dare il nostro contributo a ricostruire un rapporto più consapevole e sereno con il nostro territorio.  La crisi sismica ha lasciato segni pesanti su una vasta area appenninica, cui siamo molto legati e che ora si trova esposta al rischio di spopolamento.  Come tutti i fenomeni imprevisti e poco conosciuti, il sisma mette a dura prova le certezze del nostro quotidiano: per questo è importante per tutti noi comprendere che un terremoto è un accadimento naturale e ciclico, con cui è possibile imparare a convivere.  Sappiamo che la scienza non è in grado di prevedere quando accadrà il prossimo terremoto" prosegue Paola Romanucci "ma può fare molto per aiutarci a vivere in ragionevole sicurezza, prendendo le decisioni giuste: dove e come costruire edifici nuovi, come mettere in sicurezza il nostro patrimonio edilizio e artistico".  

Con le proprie attività sociali e raccolte di fondi, il CAI è fortemente impegnato a sostenere la ripresa di un'area molto vasta che include l'intero Parco Nazionale dei Monti Sibillini. 

"Continuiamo a frequentare le nostre montagne e a visitare i borghi che non sono stati evacuati, a pranzare nelle trattorie e ad acquistare i prodotti di gente fiera che non si arrende: è il nostro modo abituale e concreto di esprimere solidarietà e vicinanza alle popolazioni e ai paesi colpiti, perché sono parte delle nostre radici e della nostra identità"  Conclude la presidente Romanucci:  "Saremo a fianco del Parco, delle istituzioni e delle categorie produttive anche con specifiche iniziative, per scongiurare il pericolo concreto di abbandono di un territorio ricco di natura straordinaria, di storia, arte e tradizioni, di eccellenze enogastronomiche, che deve tornare ad essere una risorsa".