Ancona - Gli eventi sismici che hanno colpito
anche le Marche negli ultimi mesi non hanno reso difficile il
regolare avvio e la prosecuzione dell’anno scolastico solo per le
lesioni riportate dagli edifici scolastici o dalle case delle
famiglie, che in molti casi sono state costrette a trasferirsi sulla
costa dalle zone interessate.
Il terremoto ha creato anche
difficoltà e disagi per il personale scolastico (docenti, educatori
e personale ATA) chiamato a riassumere servizio per far ripartire le
lezioni nelle stesse sedi o in quelle provvisoriamente individuate in
attesa della messa in sicurezza delle scuole lesionate.
Per questo , nel caso in cui si
verifichino particolari situazioni è stato previsto per il personale
della scuola la possibilità di prestare servizio in altra sede.
Potrà fruire di questa opportunità
sia il personale scolastico che abbia dovuto lasciare la propria casa
perché inagibile e sia costretto a risiedere in una località che
disti più di 20 chilometri dalla sede di servizio assegnata per
l’anno scolastico in corso e da cui questa non sia comunque
facilmente raggiungibile, sia il personale che presta servizio in una
scuola la cui attività sia stata trasferita, a causa della parziale
o totale inagibilità dell’edificio, in un altro comune a più di
40 chilometri e non sia facilmente raggiungibile.
I docenti potranno essere utilizzati
per la copertura delle esigenze derivanti dalla costituzione di nuove
classi composte anche in parte da propri allievi, su posti
curricolari, di potenziamento o di sostegno disponibili in organico,
su posti di potenziamento anche di sostegno, da istituire, ed
utilizzato prioritariamente per la copertura di supplenze.
Mentre il personale educativo dovrà
essere prioritariamente assegnato a un’altra istituzione
convittuale, il personale amministrativo (ATA) potrà essere
assegnato a una scuola per la copertura di posti disponibili o per
l’istituzione di nuovi posti per sopperire alle esigenze di
funzionamento della scuola, compresa la sostituzione di colleghi
assenti.
Tali previsioni sono state condivise anche con le organizzazioni sindacali della scuola.