Ascoli - Martedì scorso, 11 ottobre 2016, il Presidente della Provincia D'Erasmo ha convocato i Sindaci dell'ATA per comunicare una decisione che ha sorpreso tutti: stop al conferimento dei rifiuti in via di emergenza presso la discarica GETA in località Alto Bretta e utilizzo delle discariche di Torre San Patrizio e Corinaldo.
Tutto ciò con pesantissimo aggravio di costi per tutti i contribuenti TARI della provincia di Ascoli.
Abbiamo contestato duramente, nel corso dell'assemblea, questa ennesima mazzata inflitta agli ascolani da una provincia che attraverso D'Erasmo (ispirato dal suo capo Luciano Agostini ) ha sempre praticato una politica di ostilità preconcetta contro Ascoli e la discarica pubblica di Relluce.
Anzi, per essere più precisi, contro Ascoli, contro la discarica pubblica di Relluce e a FAVORE della discarica privata della GETA.
Solo ora scopriamo che la Provincia di Ascoli il 10 ottobre, cioè il giorno prima dell'assemblea ATA, si era vista costretta a sospendere le autorizzazioni alla GETA a causa dell'accertata falsità delle polizze fideiussorie prodotte dal privato a garanzia dei propri obblighi di salvaguardia ambientale.
Documenti falsi relativi alla gestione di rifiuti per milioni di euro.
Una circostanza di una gravità senza precedenti: sono sconcertato.
Ancora più sconcertato per il fatto che D'Erasmo sapeva e durante l'assemblea di martedì ha deliberatamente taciuto ai sindaci un fatto così grave.
Occorre che la Magistratura accerti cosa sta accadendo alla GETA e in Provincia.
Ancora di più occorre che D'Erasmo spieghi apertamente e senza reticenze le ragioni del suo silenzio.
Il Comune di Ascoli già da domani agirà per tutelare i propri cittadini e la verità.