Domani 24 settembre sarà trascorso un mese da quella terribile notte nella quale alle 3,36 un terremoto di magnitudo 6.0 ha provocato 297 morti tra Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto. Lo sciame sismico non si è mai placato.
A Palazzo Chigi il premier Matteo Renzi, in conferenza stampa, ha fatto il punto sulla situazione insieme al commissario Vasco Errani e al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio.
I danni sono stimati in non meno di 4 miliardi. Renzi assicura che verrà ricostruito tutto ''come era prima e più bello di prima''.
Attualmente sono circa 3 mila le persone assistite, 2.500 ancora in tenda, anche se a giorni comincerà una drastica riduzione della popolazione in tendopoli. Ci vorrà pero' ancora del tempo, circa 7 mesi, per l'arrivo delle casette in legno. Il decreto sulla ricostruzione sarà pronto per il 2-3 ottobre.
Renzi: "Ricostruiremo tutto come era prima" - "Il nostro Paese ricostruirà i territori colpiti del terremoto come erano prima e più belli di prima", ha detto Renzi nella conferenza stampa a Palazzo Chigi per descrivere lo stato dell'arte ad un mese dal terremoto che ha devastato alcune località del Centro Italia. "Il nostro obiettivo - ha aggiunto Renzi -, per le prime e le seconde case e per gli esercizi commerciali, è riportare tutto a come era prima". Che ricostruzione sarà? Una "che assicuri che con un terremoto di magnitudo 6.0 non ci siano crolli e non si rischierà più la vita", assicura il commissario Vasco Errani.
Decreto per i primi di ottobre - Il decreto sul sisma sarà approvato dal Consiglio dei Ministri "non oltre il 2-3 ottobre", ha assicurato Vasco Errani, spiegando che "proporrà un meccanismo chiaro di riconoscimento pieno dei danni del terremoto".
Stasera ci sarà una deliberazione in consiglio dei ministri per la determinazione del cratere, passaggio fondamentale per la ricostruzione post-sisma, ha aggiunto Renzi. Quanto al piano “Casa Italia” Renzi firmerà entro lunedì un dpcm "per formalizzare la struttura di missione guidato dal rettore del Politecnico Giovanni Azzone e che vedrà il coinvolgimento di Renzo Piano".