Ascoli - Alle 3 e 36 del 24 agosto il terremoto ha spazzato via un'intera storia di lavoro, di sentimenti, di sacrifici e di gioie di una famiglia che a Sommati (frazione di Amatrice) aveva costruito un piccolo miracolo: il ristorante “La Fattoria”.
Nella sala dei Savi di Palazzo dei Capitani ad Ascoli Piceno è stato presentato un progetto per far rinascere La Fattoria: la solidarietà di altri imprenditori, ristoratori, albergatori di tre regioni (Umbria, Marche e Lazio) che si sono messi in gioco per riportare la gente nei luoghi del terremoto a cenare con i prodotti locali e creare una solidarietà che arrivi dal cibo di quelle zone per far tornare in vita La Fattoria di Sommati, la storia della famiglia di Nando Bonanni, uno di loro, un di noi.
C'era anche Nando Bonanni che La fattoria l'aveva fatta crescere dall'epoca in cui suo nonno Angelo l'aveva fatta nascere.
E' nei gesti spontanei delle persone che senti in quale angoscia un uomo si possa trovare dopo che il terremoto ha raso al suolo il lavoro di tre generazioni. E' vero, per fortuna in famiglia non ci sono state vittime.
“Ora – dice Nando – la nostra famiglia è frantumata, simo in quindici, alcuni sono a Rieti. Prima abbiamo provato a stare in un camper, ma ogni volta che qualcuno si muoveva all'interno sembrava che arrivasse una nuova scossa dato l'equilibrio del camper”.
E dopo tutti gli interventi tesi a far rinascere in tempi brevi la fattoria, Nando ringrazia “Io non ho più niente – dice - e si copre commosso il volto con le mani”.
La Fattoria quarant'anni fa era un minuscolo locale con pochissimi tavoli. I suoi primi clienti erano pescatori di trote e cercatori di funghi che dal Piceno e dal Lazio arrivavano a pochi passi da Amatrice a pescare sul Saletta, a cercare i funghi sulle pendici dei Monti della Laga. Sembrava di mangiare in famiglia: sotto il tavolo stivali e scarponi. Sfottò e racconti per magnifiche catture o trote mancate. Il profumo che arrivava dalle pentole e dalla brace.
Ecco per molti di noi se la Fattoria, il paese di Sommati, non tornassero quelli che erano, se ne andrebbe via un pezzo di vita bella, di ricordi indelebili che continuano a rimanere tali se ogni tanto fai un salto su a sederti a tavola davanti allo sguardo genuino di Nando Bonanni, anche se ora non vai più a pesca di trote, ma di basta fare qualche passeggiata nel verde di quei posti.
E nella Sala dei Savi ad Ascoli c'erano amministratori e ristoratori: Andrea Battilocchi del Beccofino di Norcia, Angela Benedetti, sindaco di Vallo di Nera, Alice Alessandrini della Regina dei Sibillini di Montefortino, Francesco Filippi, consigliere comunale di Norcia e proprietario di Locanda del Teatro e dell'hotel Hermitage, per il comune di Ascoli l'assessore Michela Fortuna e la consigliera Laura Trontini .
Tra loro c'è chi, come Angela Benedetti, ha vissuto l'esperienza di tre terremoti e altrettante ricostruzioni. Tutti hanno evidenziato un fattore vitale: lo spopolamento dovuto al terremoto.
“Il rischio che se gli aiuti non arrivassero subito tra cinque o sei mesi – dice Francesco Filippi - ci saranno imprese costrette a chiudere e a licenziare. Alberghi deserti, negozi fantasma. Occorre riportare la gente in questi luoghi”.
Per il colmo, un cittadina come Norcia, che non ha sentito la crisi di questi anni, ora rischia di affondare: i turisti scappano.
Il progetto “Produttori e ristoranti uniti per La Fattoria”
Venticinque amici tra ristoratori e produttori si uniscono per sostenere la ricostruzione post terremoto di Amatrice attraverso un progetto concreto a cavallo tra Marche, Umbria e Lazio.
Partirà mercoledì 28 settembre da Offida, in provincia di Ascoli Piceno, il tour gastronomico solidale “Produttori e ristoranti uniti per La Fattoria”, che attraverso dieci tappe porterà a fine anno alla riapertura del ristorante La Fattoria di Sommati, frazione del comune reatino colpito dal sisma dello scorso 24 agosto.
Lo scopo del progetto è sostenere la ricostruzione del tessuto economico e sociale del territorio attraverso un aiuto concreto a un collega che in pochi minuti ha visto gravemente danneggiata la propria attività in cui ha investito per anni risorse, lavoro e passione.
“Amatrice e gli altri Comuni interessati dal terremoto sono fatti di tante piccole attività attorno alle quali ruotano le vite di intere famiglie e comunità” sottolineano gli ideatori del progetto. “Rimetterle in moto è il modo migliore per permettere a questi territori di tornare il prima possibile alla normalità. Una porta che si riapre, una serranda che si rialza, una bottega che riprende a lavorare: passa da qui il futuro di queste comunità e nel nostro piccolo vogliamo dare un piccolo contributo contribuendo alla riapertura di un ristorante nell’arco di pochi mesi”.
Mercoledì 28 settembre si terrà al ristorante Ophis di Offida la prima di dieci cene gourmet il cui ricavato andrà devoluto interamente alla ricostruzione del ristorante di Sommati. Ogni serata vedrà lo chef ospitante proporre un menù dedicato preparato a sei mani insieme ad altri due colleghi. Martedì 4 ottobre a ospitare la seconda cena sarà il ristorante Apollinare di Spoleto, poi sarà la volta di Norcia (10 ottobre) e degli altri Comuni di residenza dei ristoratori che hanno sposato il progetto. “Al momento sono in programma dieci eventi – spiegano gli organizzatori – ma già diversi colleghi ci hanno contattato per unirsi offrendo la propria disponibilità. La porta è aperta a tutti: più si è e prima riusciremo a raccogliere i soldi necessari alla riapertura”.
Il tour gastronomico solidale “Produttori e ristoranti uniti per La Fattoria” è un progetto ideato da: Ristorante Beccofino, Locanda del Teatro, Il Casaletto, Vineria e ristorante Marili, Ristorante Apollinare, Ristorante Piccolo Teatro, Degusteria del Gigante, Trattoria Damiani e Rossi, Osteria Ophis, Ristorante I Piceni, Azienda agricola Calcabrina, Regina dei Sibillini, Marfuga, Brancaleone da Norcia, Paolini e Stanford Winery, Parco Sereno, Olive Gregori, Azienda agricola Sibilla, Taberna Panis, Col di Corte, Fiorano, Vigneti Vallorani, Zafferano Piceno, Cioccolateria Vetustia Nursa, Il Massaro, .
Il calendario delle cene è in aggiornamento continuo e disponibile alla pagina Facebook “A tavola per ricostruire”.
Le prenotazioni per le singole cene sono raccolte direttamente dai ristoranti ospitanti.