Un ponteggio sarà allestito sul retro del palazzo, in via del Trivio. A piazza del Popolo si opererà invece con un cestello
Stamane l'architetto Ugo Galanti ha effettuato un sopralluogo con la ditta incaricata della messa in sicurezza della torre Civica del palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno.
Sono state stimate le modalità dell'intervento che prevederanno l'allestimento di un ponteggio sul retro del palazzo dei CapitanI sul versante di via del Trivio.
Sul lato di piazza del Popolo si opererà invece con un cestello, con gli operai che in questa maniera potranno agire in massima sicurezza su ambo i lati dell'infrastruttura.
I lavori saranno immediati e l'intervento di cerchiaggio della torre, tramite una struttura metallica disegnata oggi dai tecnici, avverrà mercoledì prossimo in modo da liberare dalla transennatura piazza del Popolo sin dal giorno seguente.
Incaricata dei lavori è la ditta Mariani di Ascoli.
"Oggi mi sono recato al direttivo straordinario dell'Anci Marche dedicato all'emergenza sisma - dice il sindaco di Ascoli Guido Castelli -. Ho chiesto in tal senso di promuovere ai più alti livelli governativi ed al commissario Vasco Errani la questione della sterilizzazione di tutte quelle norme che limitano fortemente la capacità di spesa dei Comuni".
E' vero infatti che le procedure comunali in emergenza dovrebbero essere finanziate a livello nazionale, è altrettanto evidente però che la possibilità di spesa, anche attingendo a fondi autonomi, è condizionata per molti Comuni da tutta una serie di regole e vincoli che tendono a comprimere tale capacità.
"E' la famosa austerity che il governo, fin dai tempi di Mario Monti, ha imposto ai Comuni - aggiunge Castelli-. Da questo punto di vista ho chiesto ai sindaci di formulare un'istanza precisa al ministero dell'Economia e delle Finanze finalizzata a liberare, almeno ai fini della spesa necessarie per il ripristino delle agibilità delle sedi pubbliche e delle scuole post sisma, quella capacità di spesa che altrimenti rischia di rendere inermi e più deboli le amministrazioni comunali".
Il Comune di Ascoli è impegnato in un importante procedimento di messa in sicurezza delle scuole, che richiederà una spesa non inferiore ai 700/800mila euro, e delle sedi istituzionali compromesse dal sisma.
"Questo è il primo terremoto- sottolinea ancora Castelli - che si verifica dopo l'introduzione delle grandi limitazioni alla spesa di Comuni. E' un bel banco di prova sulla scia di quello che da tempo sostengo su questo tema. E' assolutamente necessario che venga valorizzata l'autonomia di spesa dei Comuni, altrimenti si rischia di aggiungere ai danni del sisma anche quelli finanziari. Ci troviamo di fronte ad un rigore spesso strabico che si concentra troppo sui Comuni e accarezza appena le strutture centrali dell Stato"