Fermo - Sono Martino Paniconi, 40 anni, e Marco Bordoni, di 30, entrambi residenti a Fermo, appartenenti all'ambiente ultrà della Fermana i due fermati dai carabinieri come di indiziati per gli attentati a quattro chiese del Fermano.
Gli inquirenti sono risaliti a loro tramite appostamenti, intercettazioni ambientali e telefoniche. I avrebbero simpatie anarchiche.
Il procuratore di Fermo Domenico Seccia, riferisce della loro "insofferenza" nei confronti delle istituzioni, appunto, nella fattispecie rappresentate dalla chiesa. Entrambi gli uomini finiti ora in carcere hanno precedenti per porto d'armi abusivo e Daspo.
Tra
febbraio e marzo due bombe rudimentali erano scoppiate davanti al
Duomo e davanti all'ingresso della chiesa di San Tommaso, nel
quartiere di Lido Tre Archi.
Nella notte tra il 12 e il 13 aprile, un altro ordigno esplose e arrecò danni l'ingresso della chiesa di San Marco alle Paludi, parrocchia retta da mons. Vinicio Albanesi della Comunità di Capodarco.
A fine maggio, un ordigno inesploso era stato trovato davanti alla Chiesa di San Gabriele dell'Addolorata. Proprio mons. Albanesi, di recente, ha parlato di uno stesso clima dietro questi episodi e l'omicidio del nigeriano Emmanuel Chidi Nmadi, colpito con un pugno dall'ultrà Amedeo Mancini e morto poco dopo.