Ascoli - Lascia il "senato" del Caffè Meletti e gli ascolani a 96 anni Benedetto Marini, ma restano i suoi tanti racconti di vita. L'ultima citazione di un suo detto l'ha fatta il prof. Leonardo Seghetti a proposito della durata dell'oliva ascolana in salamoia "solo fino a Pasqua" durante il Forum dell'oliva da tavola di alcuni giorni fa.
“Ci ha lasciato la memoria storica di Ascoli. Questo era Benedetto
‘Tito’ Marini. Un uomo che ha messo a disposizione di tutti noi la sua
profonda e infinita conoscenza, che spaziava dalla cultura alla musica,
dalle tradizioni alla cucina.
La facilità d’eloquio che da sempre l’ha
contraddistinto, lo ha eletto a guida di alto livello per tutti i grandi
personaggi che hanno visitato la nostra città. Indimenticabile
l’episodio con Gorbaciov quando eluse la sicurezza rischiando di
rimanere stritolato fra le numerose guardie personali per farsi
autografare dall’allora presidente dell’Unione Sovietica, un manifesto
che ne annunciava la visita in città.
Nelle sue tante pubblicazioni ha raccontato aneddoti, fatti e
avvenimenti che resteranno nel cuore di tutti gli ascolani, che avevano
come punto d’osservazione privilegiato il Caffè Meletti, detto il Senato
ascolano, di cui Tito faceva ovviamente parte.
Mi chiamava spesso al telefono perché, come diceva sempre, si sentiva in dovere di dare buoni consigli.
Memorabili sono le sue dissertazioni in occasione della Agape
fraterna dei frati cappuccini di S. Serafino da Montegranaro il 12
ottobre
In oltre 90 anni di vita, si è dedicato anima e corpo alla
valorizzazione delle eccellenze del territorio come l’Anisetta Meletti e
Sua Maestà l’oliva ascolana.
La festività di Sant’Emidio era legata
indissolubilmente anche al suo nome, perché membro attivo e appassionato
del Comitato dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono. Divenne
anche Presidente onorario della banda di Venagrande. La Banda, come
amava definirla lui “è il popolo che suona” ed è per questo che durante
le feste emidiane faceva in modo che le bande presenti girassero per i
quartieri della città.
Oggi siamo tutti profondamente tristi, perché abbiamo perso una
figura di riferimento. Non possiamo fare altro che ringraziarti,
‘Cultore di Ascoli’.
Con profondo affetto , Guido Castelli"
Benedetto Tito Marini, nato nel 1920, giornalista e cronista dal
1961, ha scritto numerosi volumi tra cui ‘Da Meletti si racconta che…”,
nel quale racconta diversi aneddoti di personalità importanti giunte
nel Piceno, tra cui Gorbaciov, Verdi, Mussolini, Mascagni, Murri,
Badoglio, Papa Leone XIII e Pilotti. Inoltre, il Commendator Marini
riuscì ad inserire e far promuovere l’anisetta Meletti nel mercato
nazionale, quando lavorava come rappresentante per la ditta di dolciumi
Venchi Unica.
Si batté prendendo posizione sull’autenticità della
ricetta delle olive ascolane. Faceva parte del comitato dei
festeggiamenti in onore di Sant’Emidio e de era un grande appassionato
di musica
Potete vedere un'immagine del "senato" del Meletti del 1955 il primo da sinistra e proprio il commendatore Benedetto 'Tito' Marini - Grazie ad Ascoli com'era di Ora Rossa su Flickr