Inchiesta Sanità, Ciccarelli in aspettativa volontaria di un mese

Inchiesta Sanità, Ciccarelli in aspettativa volontaria di un mese

Per la difesa, le poche volte che Ciccarelli ha utilizzato un autista della Medilife hanno procurato risparmio di costi per l'Asur

Ancona - Piero Ciccarelli, direttore del Servizio Regionale Salute  ha deciso di porsi in aspettativa per un mese, senza retribuzione, per ragioni personali, cioè per "seri problemi familiari che lo tratterranno ancora a Roma". Lo ha comunicato l'avvocato Gianfranco Formica, legale del dirigente coinvolto nell'inchiesta della Procura di Ancona su una serie di appalti sanitari. Un'inchiesta nella quale sono 9 gli indagati. 

Secondo l'avvocato Formica, il gesto del dirigente "dovrebbe di fatto favorire da parte di tutti, Magistratura e Regione comprese, una seria e pacata riflessione sui fatti obiettivi, al di là di strumentalizzazioni di qualsiasi natura". 

Ciccarelli comunque "non rinuncerà a difendersi da un'accusa per ora solo ipotizzata". Quanto alla messa a disposizione di un autista privato della Medilife, "le poche volte che il dott. Ciccarelli, del tutto legittimamente, si è avvalso di tale personale, ne è derivato un oggettivo risparmio di costi per l'Asur".

Nessuna iniziativa da parte degli altri indagati. Con tutta probabilità sarà lo stesso presidente Ceriscioli ad annunciarla in Consiglio regionale martedi.

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