Ancona - Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli farà le sue comunicazioni in aula, nella seduta del consiglio già fissata per martedì 26 aprile, sull'inchiesta della Procura di Ancona su presunti appalti pilotati nella sanità marchigiana. Il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, ha provveduto a integrare quindi l'ordine del giorno della seduta assembleare.
Ceriscioli ha parlato di dimissioni e autosospensione per gli indagati. Ora vedremo che accadrà nelle prossime ore. Con tutta probabilità già nel giorno del Consiglio regionale il presidente Ceriscioli darà notizie anche in questo senso.
Intanto ad Ascoli Piceno, in Area Vasta 5 proprio oggi il direttore generale Tiziana Capocasa ha adottato una determina che sa di ultimo atto.
La determina sancisce la corresponsione di risorse per "Graduazione funzioni aggiuntive Dr.ssa Anna mandolini e Dott. Cesare Milani" ed è stata sottoscritta in data 22 aprile 2016. Si deliberano in buona sostanza 34 mila euro complessive a ciascuno dei dirigenti per gli anni 2013, 2014 e 2015.
Una determina che non era stata presa dal dott. Massimo Del Moro, "fatto fuori" subito dopo il risultato elettorale. In ambiente Asur ci viene detto che in questa materia molto spesso si tratta per creare economia da utilizzare nell'ambito del bilancio per altre necessità sostanziali. Insomma si poteva operare in regime di spending review.
Sia chiaro: non stiamo dicendo che si tratti di atto illegittimo, ma questo comportamento intempestivo non pare molto opportuno vista la situazione dello stesso direttore Capocasa in questo momento indagata per abuso d'ufficio nell'inchiesta regionale.
Le indagini sono state condotte dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Ancona.
E per i volantini elettorali per le elezioni regionali del 2015 sono indagati i referenti delle segreterie dell'ex governatore Gian Mario Spacca, Gianluca Tomassini, e dell'attuale presidente Luca Ceriscioli, Antonello Delle Noci e Giorgio Baldantoni, per irregolarità nella fornitura di volantini elettorali durante l'ultima campagna elettorale.
I due presidenti, l'ex e l'attuale, non sono però indagati.