Sicurezza a San Benedetto: presidio interforze di sabato e per il periodo di Pasqua

Sicurezza a San Benedetto: presidio interforze di sabato e per il periodo di Pasqua

Intervista al Questore Mario Della Cioppa. Si vedranno molte divise in campo con posti di blocco nel periodo pasquale. Non c'è un problema sicurezza nel territorio. Si deve lavorare sulla percezione di insicurezza non avvalorata dai dati statistici.

A San Benedetto ci sono stati episodi che hanno scosso i cittadini. Il tema della sicurezza è entrato nel dibattito politico con fronti contrapposti.

Per avere un quadro più chiaro ne abbiamo parlato con il Questore Mario Della Cioppa.

 

C’è un problema sicurezza in riviera?

 

La sicurezza non si gestisce solo ed esclusivamente attraverso un’azione operativa sul territorio, un’azione concreta fatta di presidio, di risorse che si mettono in strada, di divise che si vedono, - dice il Questore - ma si gestisce anche attraverso un contatto, una comunicazione che possa andare ad incidere sulla percezione di sicurezza da parte dei cittadini.

E la percezione di sicurezza a volte viene messa in discussione rispetto alla reale situazione del dato statistico perché oggi siamo bombardati da tutta una serie di notizie che moltiplicano l’effetto per la pluralità dei mezzi d’informazione. La stessa notizia magari viene data 100 volte da mezzi diversi. – continua il dottor Mario Della Cioppa – Questo incide sulla percezione di sicurezza anche se non vi è un dato statistico allarmante, anche se il territorio non ha “la febbre”.

C’è però un effetto psicologico.

E’ proprio così. In questo senso andiamo a gestire il fenomeno San Benedetto del Tronto che ha avuto un impatto abbastanza forte anche sul piano della sicurezza. -  dice il dottor Della Cioppa - Perché il dato di fatto è che c’è stata un’aggressione grave che non ci doveva essere.

 

Però un’aggressione sporadica, così come c’è stata, non ci preoccupa molto sotto il profilo della sicurezza perché sappiamo che aggressioni del genere si possono verificare soprattutto laddove c’è una moltitudine di persone che si riversa su una determinata area il sabato sera, come avviene a San Benedetto del Tronto.

 

Quindi non ci preoccupa il fatto in sé per sé, - spiega il Questore - ci preoccupa l’aspetto emozionale dovuto a questo fenomeno”.

Allora come intendete operare?

 

In sede di Comitato di ordine e sicurezza pubblica in Prefettura – evidenzia il Questore - si è ritenuto che si dovesse gestire in questo momento storico la situazione a San Benedetto del Tronto, soprattutto con l’avvicinarsi della Pasqua, quindi con un maggiore afflusso di persone, con una rimodulazione d’intervento nei fine settimana, soprattutto il sabato sera.

 

E’ stato dunque deciso per un certo periodo temporale con la realizzazione di un presidio di uomini e donne in divisa della Polizia di Stato dell’Arma dei Carabinieri della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale dello Stato, ovviamente oltre la componente fissa della Polizia municipale.

Quindi il sabato sera nel periodo della cosiddetta movida ci sarà un dispositivo interforze, con la Polizia municipale che si occuperà della sicurezza urbana per questo è il suo compito, per restituire alla collettività quella percezione di sicurezza che giustamente merita”.

 

Elemento che agisce sulla percezione di insicurezza è anche la presenza di un elevato numero di furti?

 

I reati contro il patrimonio in genere, di cui furti sono sicuramente l’aspetto più saliente, noi come Polizia di Stato insieme a tutte le forze di polizia - dice il dott. Della Cioppa - stiamo operando con un’azione di incremento nel controllo del territorio notevolissima.

E’ innegabile che in questo momento c’è una recrudescenza non tanto numerica, quanto nelle modalità. Dal punto di vista statistico non c’è un incremento. E’ la modalità con cui questi reati contro il patrimonio, non solo sul nostro territorio, ma a livello nazionale, può incidere sulla percezione di sicurezza con un effetto tam tam che porta ad una sorta di allarme sociale anche se il trend di questi reati è simile a quello degli anni precedenti.

 

Quando parlo di modalità parlo in di particolare di violazione della privacy, del furto in appartamento, del modo tracotante con cui vengono messi in atto.

 

Il dato oggettivo è che la stragrande maggioranza di questi reati contro il patrimonio vengono messi in essere non da italiani ma da persone che vengono soprattutto dall’Est europeo.

 

Però noi siamo sul pezzo – dichiara il Questore - stiamo operando un’attività sempre maggiore con uomini e donne nel controllo del territorio e la prossima settimana e nel periodo di Pasqua faremo una serie di posti di blocco che rendono ancora più forte la presenza dello Stato sul territorio. Un’attività che innalzerà il livello di prevenzione e abbasserà quello d’incidenza dell’azione criminale.

C’è da dire che nella nostra azione di repressione di questi reati noi possiamo essere aiutati dai cittadini che devono entrare sempre di più nell’ottica di alzare le misure di difesa passive.

Come dotarsi di un sistema d’allarme che dà anche una maggiore sicurezza psicologica, utilizzare porte blindate di qualità.

Poi il pubblico, quindi le amministrazione comunali, deve fare la sua parte con un sistema di videosorveglianza con telecamere intelligenti che possano individuare anche targhe di auto, che ci consenta di gestire meglio anche la fase dopo la commissione di un reato”.