Ascoli - Blitz per il controllo dell’amianto ordinato dalla procura della Repubblica di Ascoli Piceno all’interno della ex Sgl Carbon.

Ad operare una task force composta dai carabinieri del Noe (nucleo operativo ecologico), personale dell’Arpam di Pesaro, dell’Area Vasta 5 e un folto gruppo dei Vigili del Fuoco di Ascoli Piceno.

Via Piemonte è stata bloccata dalle 9.30 alle 16.30 di oggi (7 ore) con due pattuglie della Polizia municipale a bloccare il traffico da viale Costantino Rozzi e dalla stazione ferroviaria verso la ex Sgl Carbon.

Nel complesso sono stati fatti 6 prelievi da altrettante zone dei tetti della ex fabbrica chimica.

Con tutta probabilità la chiusura della viabilità farà parte di un protocollo di sicurezza. Ma a moltissimi automobilisti è parsa solo una gran perdita di tempo immersi nel traffico aumentato in viale Rozzi e nella zona della stazione.

Senza nulla togliere alle regole del “gioco”, anche a noi è sembrata eccessiva. Sembrava che fosse in atto un’operazione da attacco chimico, mancavano solo le tute bianche con tanto di scafandro di tanti serial televisivi in zona esposte a virus letali.

Anche perché i sei flaconi avevano dimensioni davvero limitate.

Tra l’altro, questa iniziativa arriva mentre sono state disposte le attività per la rimozione dell’amianto da parte della Restart Srl, proprietaria attuale dell’area.

C’è già una ditta all’interno della ex Sgl Carbon (il suo personale ha accompagnato oggi la task force della procura nella fabbrica) che sta provvedendo alla manutenzione in attesa che nei primi giorni di marzo sia affidato da Restart l’incarico ad una ditta specializzata alla rimozione e smaltimento delle coperture contenenti amianto che si sarà aggiudicata la gara attivata.