Ascoli - Nell’ambito del controllo del territorio delle due Provincie di Ascoli Piceno e Fermo i Carabinieri del Comando Provinciale, hanno messo in atto una vasta azione coordinata di presidio dinamico dell’intera giurisdizione, i militari delle quattro Compagnie dipendenti (Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto, Fermo e Montegiorgio) hanno contemporaneamente messo in campo numerose pattuglie, ed attraverso una serie mirata di posti di blocco sulle maggiori arterie stradali e posti di controllo su obiettivi ritenuti sensibili per l’ordine e sicurezza pubblica, hanno identificato, denunciato ed in tre casi anche tratto in arresto un numero grande di soggetti sia in auto che a piedi.
Nel corso del servizio è stata data anche esecuzione alla misura di sospensione cautelare della licenza d’esercizio bar.
I NUMERI
La particolare attività, che ha visto impegnate 31 pattuglie, ha consentito di monitorare gli avventori in orario mattutino dei principali centri di aggregazione quali i centri commerciali e le zone industriali, già teatro nei mesi precedenti di alcuni episodi di furto in danno di abitazioni ed esercizi commerciali.
Tali controlli rientrano nel più ampio programma di intensificazione dei servizi di controllo durante le ore generalmente dedicate al lavoro, momento in cui viene avvertita maggiormente dalla popolazione la vicinanza delle forze dell’Ordine per prevenire furti in abitazione e altri eventi delittuosi, approfittando della momentanea assenza dalle proprie case.
Le diverse le pattuglie impiegate, sia dei Reparti della fascia costiera che dell’interno, che hanno proceduto al controllo di numerosi obiettivi predeterminati, ad effettuare numerosi posti di controllo, all’identificazione di persone, ad eseguire perquisizioni e ad elevare diverse sanzioni amministrative per violazioni delle norme al Codice della Strada.
Particolare attenzione è stata data ai luoghi di ritrovo ed aggregazione di cittadini extracomunitari, fermate di autobus e altri mezzi di trasporto, controllato alloggiati in alberghi B&B, sale scommesse o sale videopoker.
Il particolare servizio ha consentito, nel complesso, di identificare nei 65 obiettivi ritenuti di interesse operativo, n. 362 persone di cui 103 straniere.
I controlli, sotto il profilo prettamente operativo, hanno prodotto complessivamente 3 arresti e 3 persone deferite per alcuni episodi di furto.
In particolare i militari dell’Arma del Comando Provinciale di Ascoli Piceno hanno tratto in arresto:
- S.F., 30enne di Ascoli Piceno, sorpreso al di fuori della propria abitazione in Ascoli Piceno, nonostante fosse sottoposto agli arresti domiciliari, mentre passeggiava con il suo cane, lungo via Loreto in Ascoli. Immediatamente arrestato è stato ricondotto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo;
- V.A. di 53 anni e V.S. di 29 anni, residenti nella giurisdizione di San Benedetto del Tronto, che sono incappati nel controllo dei militari e, dopo accurate verifiche, sono riusciti ad accertare che i due soggetti erano colpiti da due ordini di carcerazione emessi dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Ascoli Piceno per reati commessi anni addietro, venendo quindi tradotti nel carcere Marino del Tronto di Ascoli Piceno.
Oltre alle persone arrestate, le attività investigative già pianificate nei giorni precedenti, hanno altresì consentito il deferimento in stato di libertà di 3 soggetti per alcuni episodi di furti avvenuti nella giurisdizione.
In particolare:
- n. 2 persone, originarie di Ascoli Piceno e Acquasanta Terme, sono state sorprese sulla SS. 4 “Salaria” a bordo di un trattore gommato mentre trasportavano un carico di 100 lastre di travertino, pronte per essere installate sulla facciata di una villetta di campagna, ma che i due avevano asportato da un cantiere di una villa in costruzione in Frazione Valledacqua;
- n. 1 soggetto di origine albanese che nell’ottobre 2015 si era resto responsabile di un furto in Contrada Poggio di Bretta, in cui erano stati asportati preziosi e monili d’oro per un valore di più di 5000 euro. La scoperta del furto è stata possibile grazie ai rilievi svolti dall’Arma locale sul luogo del delitto che hanno consentito di individuare svariate impronte digitali sulla finestra forzata per entrare nell’abitazione.
In tale contesto si segnala anche che i Carabinieri della Stazione di Castel di Lama hanno dato esecuzione alla misura di sospensione cautelare della licenza d’esercizio del “Bar Eventi”, conosciuto anche come “Bocciofila”. Tale misura risponde alla ratio di produrre un effetto dissuasivo su soggetti ritenuti pericolosi, i quali, da un lato, sono privati di un luogo di abituale aggregazione e, dall’altro, sono avvertiti della circostanza che la loro presenza in detto luogo è oggetto di attenzione da parte delle autorità preposte, indipendentemente dalla responsabilità dell’esercente.
Infatti nei pressi del locale più volte i Carabinieri sono intervenuti per piccoli episodi di spaccio nonché disturbo della quiete pubblica.
È evidente come la sospensione della licenza di un esercizio, prevista dall’art. 100 delle Leggi sulla Pubblica Sicurezza, abbia la finalità non già di sanzionare la soggettiva condotta del gestore del pubblico esercizio per il verificarsi di condizioni potenzialmente pericolose per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, bensì di impedire – attraverso la temporanea chiusura del locale per 10 giorni– il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale e, nel contempo, di prevenire il reiterarsi di siffatte situazioni, rendendo consapevoli quei soggetti (o chi si è in ogni caso reso protagonista di comportamenti criminosi e/o intollerabili) della circostanza che la loro presenza è stata rilevata dall’autorità, in modo da indurre il definitivo allontanamento degli stessi.