Agivano comprendosi il volto con mutande, sgominata banda di rumeni

Agivano comprendosi il volto con mutande, sgominata banda di rumeni

I carabinieri del Comando provinciale di Ascoli Piceno hanno notificato in carcere quattro ordini di custodia cautelare ora sono alla rivcerca di tre latitanti al di fuori dei confini nazionali. La banda era specializzata in bancomat

Ascoli - Alle prime ore dell'alba i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Ascoli Piceno, supportati da quelli dei Comandi Provinciali di Teramo, Pavia, Padova, hanno dato esecuzione ad una misura cautelare restrittiva nei confronti di 7 indagati  tutti ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di numerosi ingenti furti con danneggiamento ai danni di colonnine bancomat e self-service adibite al pagamento ed erogazione di carburante installate all'interno di aree di servizio, nonché di automezzi e casseforti all'interno di capannoni di aziende ubicate in diverse Provincie dal sud al nord della penisola.


 

L'indagine “TITIREZ” (in italiano "trottola", ovvero soggetti iperattivi, girovaghi sul territorio nazionale per la commissione di reati contro il patrimonio soprannome in lingua rumena con il quale veniva chiamato uno degli indagati, dai suoi correi, per il suo atteggiamento iperattivo) veniva avviata dal Nucleo Investigativo, dallo sviluppo di elementi investigativi raccolti a seguito di un ingente furto in danno della postazione bancomat della Banca Cooperativa Picena filiale di Offida.

 

E’ accaduto il 15 ottobre 2014. I malviventi dopo aver rubato un camion autocompattatore parcato all'interno di un deposito della società "PicenaAmbiente", forzavano la porta del vano in cui era posizionata la colonnina bancomat e dopo averla cinta con un cavo d'acciaio agganciato al camion la sradicavano e la trasportavano poco distante depredandola del denaro contenuto all'interno (poco più di 10.000 euro).

 

L'attenta visione delle immagini registrate dalle videocamere di sicurezza permetteva dì evidenziare un dettaglio dopo rivelatosi curioso ma utile per le investigazioni, i malviventi avevano agito con il volto e la testa coperti da "boxer da uomo” utilizzati come passamontagna.

 

Infatti, nell'ambito dei successivi servizi di prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio posti in atto dal personale del Nucleo Investigativo, si procedeva al controllo di un'autovettura e dei suoi occupanti nel territorio del comune di Monteprandone (AP.), i precedenti specifici di polizia dei cittadini rumeni controllati ed il rinvenimento di diversi arnesi idonei all'effrazione e numerosi paia di "boxer da uomo" custoditi all'interno di una busta occultati nel bagagliaio dell'autovettura, rafforzavano l'ipotesi che í soggetti potessero costituire un sodalizio teso alla commissione di reati contro il patrimonio.

 

 Proprio grazie alla presenza di quegli indumenti intimi nascosti tra gli attrezzi da scasso e l'intuito investigativo dei militari impegnati nel controllo si riusciva a collegare gli occupanti del mezzo, al furto alla postazione bancomat di Offida.

 

Al fine di raccogliere utili elementi circa il coinvolgimento dei sospettati in episodi criminosi registrati nella giurisdizione del Comando Provinciale, nonché monitorare eventuali azioni future, venivano avviate, di concerto con l'Autorità Giudiziaria di Ascoli Piceno, nella persona del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ascoli Piceno Dott. Lorenzo DESTRO, mirate attività investigative.

 

Il particolare modus operandi con cui la banda operava ha messo in evidenza una solida struttura organizzativa, capace di ripetere in maniera seriale i loro colpi soprattutto ai danni di distributori di carburanti: operavano sempre in ore notturne e dopo aver raggiunto il luogo prescelto per l'incursione ed aver predisposto un apposito servizio di copertura, si munivano di automezzi pesanti ( camion della spazzatura, furgoni delle Poste Italiane etc.) sottratti in danno di aziende locali pubbliche o private, utilizzando quei mezzi per scardinare il dispositivo preso di mira (bancomat o self-service) e trasportarlo in altro luogo per procedere alla sua apertura con apposita mola o fiamma ossidrica e successiva sottrazione della somma di denaro contenuta.

 

Dalle attività investigative sviluppate si riusciva a registrare e ricostruire molteplici episodi predatori commessi ai danni di aziende commerciali, in prevalenza distributori di carburanti, dislocate sull'intero territorio nazionale, colpi messi a segno con impressionante cadenza temporale sempre con Io stesso modus operandi, in particolare:

• furto avvenuto il 27.10.2014 ai danni del distributore di carburanti API di Paglieta (CH) con la sottrazione della somma di circa € 5.000,00;

• furto avvenuto il 27.10.2014 ai danni della ditta MM System di Mozzagrogna (CH) con asportazione di materiale vario tra cui un PC;

• furto avvenuto il 31.10.2014 ai danni della ditta SUD INTER di Modugno (BA) con asportazione due autoveicoli e la somma in contante di 4.571,71 E,

• furto avvenuto il 31.10.2014 ai danni della ditta RMC Costruzioni di Bari autoveicoli e merce varia;

• tentativo e successivo furto avvenuti rispettivamente il 03.11.2014 ed il 0711.2014, ai danni del Corriere Espresso SDA di Ravenna;

• furto avvenuto il 08.11.2014 ai danni della ditta PA.EM di Castellalto (TE) con asportazione di un PC successivamente rinvenuto abbandonato;

• furto avvenuto il 13.11.2014 ai danni della ditta AZZURRA SYSTEM di Ravenna con asportazione di un autoveicolo successivamente utilizzato per commettere altro reato;

• furto avvenuto il 13.11.2014 ai danni del distributore di carburanti SEGED di Ravenna per un danno pari a E 30/40.000,00;

• furto avvenuto il 22 11.2014 ai danni dell'esercizio commerciale Bari “Il Gatto e la volpe” di Trinità (CN) con asportazione di un pc ti la soma in contante 2.400,000 Euro;

tentato furto avvenuto il 25.11.2014 ai danni dei distributore di carburanti AUCHAN di Ancona;

• furto avvenuto il 27.11.2014 ai danni della ditta METALCO di San Salvo (CH) con asportazione di due autoveicoli successivamente Utilizzati per commettere altro reato;

• furto avvenuto il 27.11.2014 ai danni del distributore di carburanti ERG di San Salvo (CH) con asportazione della somma in contante di 5.060,00 euro

Proprio l'ultimo episodio delittuoso posto in atto dal sodalizio, quello ai danni del distributore ERG di San Salvo in data 27 novembre 2014, permetteva ai militari del Nucleo Investigativo dì questo Comando Provinciale di Ascoli Piceno che monitoravano i mezzi sui quali si muovevano i rumeni di attivare i colleghi della Compagnia di Vasto e successivamente della sezione della Polizia Stradale di Pescara che, in esemplare sincronia, procedevano all'arresto di parte del sodalizio che nella notte si era reso responsabile di un furto ai danni di una colonnina self-service del distributore di carburanti ed il furto dei due automezzi (utilizzati proprio per commettere il primo reato) sempre la stessa notte e nella medesima località abruzzese. I malviventi a bordo della loro Lancia Libra, non esitavano a forzare i posti di blocco posti in essere dal personale interessato e solo dopo lungo inseguimento venivano bloccati e tratti in arresto, recuperando l'intera refurtiva sottratta dalla colonnina self attaccata.

 

Dopo quest'ultimo determinante riscontro operativo e raccolti tutti gli elementi ritenuti importanti e congrui per fissare ruoli e responsabilità dei singoli sodali appartenenti a quest'associazione a delinquere finalizzata alla commissione di ingenti furti, il dipendente Nucleo Investigativo redigeva dettagliata informativa di reato che depositava all'Autorità giudiziaria con la richiesta di una misura cautelare nei confronti di 7 indagati, tutti pregiudicati e di nazionalità rumena.

 

In data 11 febbraio 2016 il GIP presso il Tribunale Ordinario di Ascoli Piceno, Dott.ssa Giuliana FILIPPELLO emetteva provvedimento:

 

• della custodia cautelare in carcere per:

- DIMA Silviu, nato a Liesti (Romania) il 05.02.1985 (già ristretto Casa Circondariale di Teramo),

- PETICA Stefan, nato a Galati (Romania) il 06.02.1987 (già ristretto agli arresti domiciliari in Voghera);

• degli arresti domiciliari per:

- LUPOAE Nicusor Marus, nato a Ivesti (Romania) il 18.11.1991(0 ristretto Casa Circondariale di Teramo);

- BOCANEALA Adrian, nato a Ivesti (Romania) il 01.06.1988 (già ristretto Casa Circondariale di Teramo), tutti ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla organizzazione ed esecuzione di numerosi ed ingenti furti in danno di istituti bancari, aziende commerciali e distributori di carburante ed altri reati connessi.