Comune di Montegallo condannato a pagare i proprietari dell'area del ripetitore Rai

Comune di Montegallo condannato a pagare i proprietari dell'area del ripetitore Rai

 L'Amministrazione di Montegallo è stata citata in giudizio per la cessazione del contratto, il rilascio forzato dell'area e il pagamento di una giusta indennità di occupazione in favore dei proprietari del Monte, difesi dall'avvocato Andrea Fanini.

Ascoli -  La giustizia civile ha finalmente risolto l'annosa vertenza tra il Comune di Montegallo e i proprietari del sovrastante Monte, sito in locazione Frazione di Balzo. 

 

La vicenda, iniziata nel 1982 quando i proprietari concessero al Comune in comodato gratuito trentennale  la sommità del Monte per ospitarvi il ripetitore Rai, si ingarbugliava nell'estate 2013 quando l'Amministrazione, che pretendeva di prorogare il comodato gratuito per altri trent’anni.

 

 Il Comune è stato citato in giudizio dinanzi al Tribunale di Ascoli Piceno per la cessazione del contratto, il rilascio forzato dell'area e il pagamento di una giusta indennità di occupazione in favore dei proprietari del Monte, difesi dall'avvocato Andrea Fanini.

 

La sentenza di primo grado nel 2014 ha stabilito che il comodato tra le parti è cessato, condannando il Comune al rilascio dell'area su cui insiste il ripetitore e al pagamento di una indennità in favore dei legittimi proprietari per l'occupazione senza titolo dalla scadenza del comodato (2012) fino al rilascio effettivo.

 

Nei giorni scorsi anche la Corte d'Appello di Ancona, interessata della questione su ricorso dell'avvocato Marozzi per il Comune, si è schierata dalla parte dei proprietari rigettando l'appello e confermando quanto stabilito dal Tribunale in primo grado.

 

In attesa di conoscere le motivazioni della Corte delle Marche la situazione appare delicata in quanto ben due sentenze esecutive hanno statuito che il contratto di comodato si è risolto nel 2012 imponendo al Comune il rilascio dell'area e un ingente esborso di somme a titolo di indennità di occupazione e di spese legali.

 

La comunità montegallese, in attesa che i proprietari del Monte intraprendano, come è loro diritto, la esecuzione delle sentenze per riottenere la disponibilità dell’area,  nutre la speranza che l’Amministrazione con senso di responsabilità concordi una soluzione della vertenza, evitando disagi ed aggravi di spese a carico della cittadinanza.