Arrestato cassiere della banca, aveva sottratto 460 mila euro ad una cliente tedesca

Arrestato cassiere della banca, aveva sottratto 460 mila euro ad una cliente tedesca

Un’Ordinanza che, ironia della sorte, ha colpito anche il denaro di proprietà dello stesso bancario tratto in arresto il quale, dopo aver svuotato un conto, si è visto svuotare a sua volta il proprio

San Benedetto - La Compagnia della Guardia di Finanza di San Benedetto del Tronto ha tratto oggi in arresto un dipendente dell’Istituto di credito presso il quale una cittadina di origini tedesche aveva versato la somma di 460.000 euro, frutto di una pregressa vendita immobiliare, poi sparita “nel nulla”.

L’arresto dell’uomo – che arriva a pochi giorni dalla perquisizione effettuata dalle stesse Fiamme Gialle sia presso la propria abitazione, sia all’interno del relativo ufficio – chiude così una prima fase sostanziale delle indagini delegate di polizia giudiziaria condotte sotto l’egida della Procura della Repubblica di Ascoli Piceno, Magistrato titolare dr. Lorenzo Maria Destro.

Una fase oltremodo caratterizzata da una concretezza sostanziale delle indagini che, quantunque non ancora del tutto definite, nel giro di poco tempo hanno consentito infatti non solo di individuare il responsabile dell’ammanco, dal conto corrente, dell’ingente provvista di denaro, ma anche di recuperare l’intero valore corrispondente a quanto indebitamente distolto attraverso il sequestro dell’immobile di proprietà dello stesso indagato, oggi arrestato per i reati di “Appropriazione indebita” e “Falso” in forza di specifica Ordinanza emessa dl G.I.P. presso il Tribunale di Ascoli Piceno e posto quindi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria inquirente.

Un’Ordinanza che, ironia della sorte, ha colpito anche il denaro di proprietà dello stesso bancario tratto in arresto il quale, dopo aver svuotato un conto, si è visto svuotare a sua volta il proprio, in attesa, peraltro, che la prosecuzione delle indagini arrivi anche a chiarire la destinazione finale dei 460.000 euro “rivendicati” dalla cittadina tedesca, vittima dell’appropriazione indebita.