Spese pazze in Regione, la Procura chiede il rinvio a giudizio di tutti gli indagati

Spese pazze in Regione, la Procura chiede il rinvio a giudizio di tutti gli indagati

L'udienza preliminare davanti al Gup è fissata per il 18 gennaio. Fra gli indagati anche due assessori in carica, Moreno Pieroni e Angelo Sciapichetti. Rischiano il processo anche l'ex governatore Gian Mario Spacca e l'ex presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi.

Ancona - La procura di Ancona ha chiuso l'inchiesta sulle presunte 'spese pazze' per 1,2 milioni del Consiglio regionale fra il 2008 e il 2012. E' stato richiesto il rinvio a giudizio di tutti i 66 indagati, 61 politici e 5 funzionari.


L'udienza preliminare davanti al Gup è fissata per il 18 gennaio. Fra gli indagati anche due assessori in carica, Moreno Pieroni e Angelo Sciapichetti. Rischiano il processo anche l'ex governatore Gian Mario Spacca e l'ex presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi.


Per la Giunta Ceriscioli ci saranno effetti? Beh, è probabile che sarà il dibattito interno ed esterno al Pd nelle prossime ore ad affrontare questo argomento che arriva a pochi giorni dall'approvazione del bilancio. Che gli indagati siano trasversali all'assetto politico del Consiglio regionale non è la clausola di salvaguardia per gli assetti di giunta anche perché in questa vicenda il punto di discrimnine è il Movimento 5 Stelle che non era presente in Consiglio regionale fino alle passate elezioni.

 

I magistrati hanno chiesto il giudizio anche per l'ex consigliere e attuale segretario regionale del Pd Francesco Comi e vari consiglieri rieletti nella nuova legislatura. I reati ipotizzati sono peculato o concorso in peculato, per spese ritenute non congrue con l'attività istituzionale: pranzi e cene con sostenitori, onomastici e compleanni festeggiati con i familiari, rimborsi chilometrici 'taroccati', consulenze, regali di Natale, ricariche telefoniche e stampe di manifesti.


Migliaia gli scontrini passati al setaccio dalla Guardia di finanza di Ancona, in un'inchiesta cominciata nell'ottobre del 2012, con le prime acquisizioni documentali condotte dalle Fiamme gialle nei palazzi della Regione.


Gli indagati:


Luca Acacia Scarpetti, Francesco Acquaroli, Fabio Badiali, Stefania Benatti, Massimo Binci, Giuliano Brandoni, Ottavio Brini, Raffaele Bucciarelli, Giacomo Bugaro, Gianluca Busilacchi, Valeriano Camela, Giuseppe Canducci, Franco Capponi, Adriano Cardogna, Mirco Carloni, Guido Castelli, Graziella Ciriaci, Francesco Comi, Giancarlo D'Anna, Massimo Di Furia, Antonio D'Isidoro, Sandro Donati, Paolo Eusebi, Andrea Filippini, Elisabetta Foschi, Enzo Giancarli, Sara Giannini, Roberto Giannotti, Paola Giorgi, Dino Latini, Leonardo Lippi, Marco Luchetti, Maura Malaspina, Katia Mammoli, Enzo Marangoni, Luca Marconi, Erminio Marinelli, Francesco Massi Gentiloni Silveri, Almerino Mezzolani, Luigi Minardi, Adriana Mollaroli, Giulio Natali, Rosalba Ortenzi, Fabio Pagnotta, Pietro Enrico Parrucci, Paolo Perazzoli, Paolo Petrini, Giuseppe Pieroni, Moreno Pieroni, Fabio Pistarelli, Cesare Procaccini, Mirco Ricci, Roberto Oscar Ricci, Lidio Rocchi, Franca Romagnoli, Angelo Sciapichetti, Daniele Silvetti, Vittoriano Solazzi, Franco Sordoni, Gian Mario Spacca, Oriano Tiberi, Gino Traversini, Umberto Trenta, Luigi Viventi, Roberto Zaffini, Giovanni Zinni.



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