Operazione 'Samba', arrestati 4 albanesi per spaccio di droga

Operazione 'Samba', arrestati 4 albanesi per spaccio di droga

In particolare i primi due, fratelli, erano gli organizzatori del traffico di sostanze, utilizzando l’aiuto di un terzo connazionale, al momento ricercato, sia per il trasporto dall’hinterland milanese all’ascolano, che per la vendita a dettaglio.

Ascoli - La Polizia di Stato ha sgominato un’organizzazione composta da cittadini albanesi che, dopo essersi riforniti di stupefacente nell’hinterland milanese, provvedeva a spacciare al dettaglio direttamente nella riviera adriatica e nel capoluogo Piceno.

Le prime indagini condotte dalla Squadra Mobile di Ascoli Piceno, unitamente al personale del Commissariato di San Benedetto del Tronto, avevano permesso di accertare che i fratelli XHIXHA Rigent e Arlind erano dediti allo spaccio di sostanza stupefacente al dettaglio a clienti dell’ascolano.

Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica Lorenzo Maria Destro, hanno consentito non solo di acclarare la piena responsabilità nel fiorente mercato dello spaccio della cocaina e dell’hashish lungo la costa marchigiana/abruzzese, ma anche lo sfruttamento della prostituzione per due degli arrestati.

Gli uomini della Squadra Mobile ascolana hanno predisposto una serie di servizi finalizzati a riscontare i vari imboschi utilizzati per detenere lo stupefacente nei pressi di campi e strade poco frequentate.

 

Sono stati arrestati, in esecuzione di ordini di custodia cautelare:

1.            XHIXHA Rigent, albanese del 1990, a Monteprandone (AP)

2.            XHIXHA Arlind, albanese del 1987, a Monteprandone (AP);

3.            LUSHA Rroland, albanese del 1977, domiciliato a Trezzano Sul Naviglio (MI), già detenuto presso la Casa Circondariale di San Vittore, Milano;

4.            MELEQI Perparim, albanese del 1972, domiciliato a Buccinasco (MI), già detenuto presso la Casa Circondariale di San Vittore, Milano.

 

In particolare i primi due, fratelli, erano gli organizzatori del traffico di sostanze, utilizzando l’aiuto di un terzo connazionale, al momento ricercato, sia per il trasporto dall’hinterland milanese all’ascolano, che per la vendita a dettaglio.

 

 Erano i due fratelli ad avere contatti con il Nord Italia e quindi con LUSHA che era il fornitore ufficiale della sostanza; MELEQI invece era l’uomo di fiducia del LUSHA che materialmente consegnava lo stupefacente ad Arlind XHIXHA.

 

Nell’ambito dell’attività tecnica di intercettazione è emerso anche che i due fratelli XHIXHA erano dediti sfruttare due loro connazionali, fatte giungere in Italia per la prostituzione.