Ancona - E' di truffa aggravata e maltrattamento di animali il reato per il quale gli agenti del Corpo forestale di Senigallia hanno denunciato il titolare di un canile della provincia di Ancona.
In buona sostanza, secondo gli inquirenti, i Comuni pagavano il canile per la custodia dei cani abbandonati per scongiurare il randagismo, fenomeno in aumento soprattutto nei mesi estivi, quando molti abbandonano gli animali.
Il titolare del canile però ha pensato bene di incassare il danaro, ma invece di effettuare il servizio di custodia dava in adozione a privati i cani. Tra l'altro gli animali che restavano nel canile erano malnutriti. Nei giorni festivi non veniva dato loro alcun cibo.
Due cani sono morti per mancanza di cure. Il denunciato avrebbe addirittura incassato 35.000 euro da quattro Comuni che avevano affrontato proprio il problema del randagismo e avevano trovato nella struttura di Senigallia la soluzione.
Altro comune caduto nella presunta truffa aggravata è stato quello di Roseto degli Abruzzi che aveva versato 30 mila euro, mentre il resto l'avevano pagato i comuni di Ascoli Piceno, Senigallia e Cerreto d'Esi. L'indagato, che è anche accusato di abuso di professione, rischia fino a cinque anni di reclusione.