Ladri arrestati in flagranza a Mogliano

Ladri arrestati in flagranza a Mogliano

I carabinieri si sono appostati e poco dopo hanno visto i due scappare da una casa vicina, da dove avevano asportato un Tv color LCD ed altri oggetti preziosi

Macerata - Oggi a Mogliano (MC), gli uomini della Stazione carabinieri insieme ai colleghi di Appignano (MC) hanno tratto in arresto per il reato di furto aggravato in abitazione in concorso due persone: B.M. classe 1988, tunisino residente a Macerata e T.M. classe 1990, italiano, residente nel Fermano.

E' stata recuperata tutta la refurtiva.

 

L’operazione dei carabinieri della Compagnia di Macerata è scattata alle ore 5.30 circa, quando in via del Santuario, nei pressi della chiesa SS. Crocefisso, nel centro storico, un residente segnalava al 112 che due individui mediante effrazione di una finestra si erano introdotti all'interno della chiesa dove prelevavano poche monete e poi si dileguavano a bordo di un auto nera.

L’immediato intervento militari in servizio perlustrativo notturno delle Stazioni di Mogliano e Appignano, permetteva alle 06.00 circa di rintracciare una Citroen C3 di colore nero all’esterno di un'altra abitazione in centro storico a Mogliano.


I carabinieri si sono appostati e poco dopo hanno visto i due scappare da una casa vicina, da dove avevano asportato un Tv color LCD ed altri oggetti preziosi e balzati in auto per darsi alla fuga sono stati bloccati dai militari.


Colti sul fatto hanno gettato a terra gli arnesi usati per lo scasso della finestra (un cacciavite e un punteruolo).

La rapida operazione dei Carabinieri ha permesso quindi sorprendere i ladri in flagranza (la pattuglie delle Stazioni CC erano in servizio perlustrativo di notte pianificato dalla Compagnia di Macerata per prevenire nei piccoli centri della giurisdizione, e nelle arre più isolate, i furti nelle case.


I militari conoscendo le zone ha subito intercettato e bloccato i malviventi, coadiuvati dalla pattuglia di Appignano inviata dalla Centrale Operativa 112).

Le successive operazioni di perquisizione hanno permesso di rinvenire tutta la refurtiva (riconosciuta e restituita al proprietario).

Nell’auto sono stati rinvenuti ulteriori arnesi da scasso.

Gli arrestati sono reclusi nelle camere sicurezza in attesa del Giudizio Direttissimo.

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