Dirty soccer, indagati il presidente e il ds del Teramo Calcio

Dirty soccer, indagati il presidente e il ds del Teramo Calcio

Luciano Campitelli:' Sono sereno. La verità dovrà per forza venire a galla e i tifosi debbono stare tranquilli. Continuo a lavorare per allestire la squadra per la B: solo questo mi interessa al momento'

Notificati 5 avvisi di garanzia ed eseguite altrettante perquisizioni domiciliari nell'inchiesta della Dda di Catanzaro sul calcioscommesse. Nel mirino degli inquirenti la gara Savona-Teramo di Lega Pro che ha consentito agli abruzzesi di ottenere la promozione in serie B con una giornata di anticipo.  
   
Tra i 5 indagati di questo nuovo filone ci sono il collaboratore tecnico del Parma ed ex direttore sportivo della Ternana Giuliano Pesce, 50 anni, e il presidente del Teramo Luciano Campitelli (59). Perquisizioni e avvisi di garanzia per il direttore sportivo del Teramo Marcello Di Giuseppe (47), per quello del Savona Marco Barghigiani (52) ed per il calciatore del San Paolo Padova Davide Matteini (33).

Secondo gli investigatori 30 mila euro sarebbero stati il prezzo per combinare la gara Savona-Teramo del 2 maggio 2015, vinta dalla squadra del Teramo che con quel successo hanno ottenuto la promozione in serie B dalla Lega Pro girone B con una giornata di anticipo. Un dato che emerge dalle indagini condotte dalla squadra mobile di Catanzaro in collaborazione con lo Sco di Roma nell'inchiesta della Dda catanzarese Dirty soccer.


Per l'accusa la dirigenza del Teramo avrebbe incaricato il direttore sportivo de L'Aquila Ercole Di Nicola, già indagato nella stessa inchiesta e ritenuto a capo di una delle due organizzazioni dedite a combinare partite, per aggiustare il risultato dell'incontro in favore della squadra abruzzese. Di Nicola, sempre secondo gli inquirenti, sarebbe stato aiutato nella vicenda da altri professionisti del calcio per concretizzare la presunta combine: Ninni Corda, allenatore del Barletta, anche lui già indagato, e Giuliano Pesce, collaboratore tecnico del Parma.

Il presidente del Teramo Luciano Campitelli ed il direttore sportivo della stessa società Marcello Di Giuseppe avrebbero poi versato i 30 mila euro per remunerare l'opera prestata dagli indagati per l'alterazione della partita.

Luciano Campitelli, presidente del Teramo Calcio, ha dichiarato di "Essere più che tranquillo. Sono sereno. - ha detto - La verità dovrà per forza venire a galla e i tifosi debbono stare tranquilli. Continuo a lavorare per allestire la squadra per la B: solo questo mi interessa al momento".