Successo del blocco stradale contro i camion dei rifiuti

Successo del blocco stradale contro i camion dei rifiuti

Per 6 mesi avrà valore l'ordinanza emanata dalla Provincia di Ascoli Piceno con smalimento dei rifiuti nell'Alto Bretta. I cittadini hanno manifestato contro questa scelta.

Ascoli - C'erano circa 60 persone a manifestare a Croce di Tolignano (Monticelli) per dire No al transito dei camion carichi di rifiuti che vengono trasportano da tutta la provincia alla discarica della Geta nell'Alto Bretta.

Una risposta notevole, viste le condizioni metereologiche, all'appelo lanciato da Marco Fioravanti, presidente del Consiglio comunale di Ascoli Piceno.

Per 6 mesi avrà valore l'ordinanza emanata dalla Provincia di Ascoli Piceno con smalimento dei rifiuti nell'Alto Bretta. I cittadini hanno manifestato contro questa scelta perché nel frattempo ha subito un iter stucchevole il progetto della sesta vasca a Relluce presentato da Ascoli Servizi Comunali (Società controllata dal Comune di Ascoli Piceno).

Questa situazione d'emergenza si verifica perché la discarica di Relluce ha esaurito le possibilità di abbancamento dei rifiuti urbani senza l'apertura della sesta vasca. Finora i cittadini della provincia di Ascoli Piceno hanno pagato le tariffe più basse della regione Marche smaltendo nella discarica di Relluce.

Ora si assiste ad una situazione singolare che è poi il nodo di tutta la questione: Picenambiente Spa è la società alla quale sono associati i seguenti Comuni (Acquaviva Picena, Castel di Lama, Carassai, Castorano, Colli del Tronto, Cossignano, Cupra Marittima, Folignano, Grottammare, Maltignano, Massignano, Monsampolo del Tronto, Montedinove, Montalto delle Marche, Montegallo, Montemonaco, Monteprandone, Offida, Ripatransone, Rotella, San Benedetto del Tronto, Spinetoli, Comunità Montana del Tronto, Acquasanta Terme, Appignano del Tronto, Arquata del Tronto, Castignano, Montegallo, Palmiano, Roccafluvione, Venarotta.

E sempre Picenambiente ha acquisito i diritti di sfruttamento della discarica dismessa dell'Ipgi nell'Alto Bretta. A pensar male si fa peccato, diceva qualcuno, ma come dar torto al sindaco di Ascoli Guido Castelli quando dice di vedere nell'ordinanza della Provincia di Ascoli una sorta di apertura di un nuovo scenario per la discarica dell'Ipgi che dovrebbe essere intanto messa in regola per gli sversamenti. C'è di certo la volontà di farla riaprire da parte di Picenambiente.

Situazione sempre bocciata dal Comune di Acoli Piceno, dalla Provincia prima dell'arrivo dela nuovo presidente Paolo D'Erasmo e dalla Regione Marche che ha individuato come impianto di smaltimento regionale nel Piceno la struttura presente nella discarica di Relluce.

Ora tocca a voi lettori trarre le conclusioni.

Ora pensate il transito dei camion cosa può provocare nelle condizioni di dissesto idrogeologico del territorio in un sistema viario così fragile come quello calanchifero dell'Alto Bretta.

Quando la politica tornerà ad essere vicina all'interesse dei cittadini di qualsiasi colore essi siano e non agli interessi e alle ambizioni dei politici?