Ascoli - Giuseppe
Losco, Direttore della Scuola di
Architettura e Design E. Vittoria, ha presentato l’apertura del nuovo Laboratorio di Prototipazione SADLab alla presenza degli studenti,
stampa e istituzioni.
‘Oggi è una giornata importante, inizia una nuova sfida e una grande
avventura. - dice Losco - L’università deve essere un centro studi, che possa rappresentare
un’officina delle idee, dove avere la possibilità di imparare, un luogo in cui
poter costruire qualcosa, guidata da intelligenza e da una memoria spinoziana.
Questo è ciò che ci ha spinti in tale progetto.
Uno dei miei grazie più sentiti – aggiunge – va ai precari, dottorati e scienziati che hanno lavorato duramente e senza i quali un simile progetto non sarebbe mai potuto concretizzarsi. Loro sono l’emblema della situazione economica attuale, di un paese distratto sulle politiche di sostegno ai giovani’.
Produttività e competitività dovrebbero essere quindi i motori ruggenti per rilanciare la domanda e con esse il settore delle costruzioni, da sempre volano della ripresa.
‘Occorrono le risorse – dice il direttore della Scuola di Architettura – ma dove sono nascoste? Le imprese che ne sono in possesso hanno paura di mostrarle, mentre lo Stato non le possiede. Quello che l’università si propone di fare, pertanto, consiste nel creare altra occupazione e posti di lavoro, preparando profili adeguati a mansioni qualificate, nel potenziare l’attività di ricerca e sviluppo e ripristinare un intenso rapporto con il territorio’.
Il nuovo Laboratorio di Prototipazione deve essere il risultato di tutto ciò, come ha sottolineato più volte il Direttore, visibilmente emozionato per il raggiungimento di tale traguardo, realizzatosi grazie all’aiuto della Camera di Commercio, del Distretto Culturale Evoluto Piceno, nonché alle proprie risorse.
Da qui l’idea di avviare l’Università come un motore economico, che possa contribuire all’istituzione di sviluppi tecnologici, spin-off e start up. Da qui la decisione di investire nel territorio piceno, nella speranza che esso stesso presto possa ricambiare tale fiducia.
Il Laboratorio, inaugurato questa mattina presso la sede dell’Università di Architettura di Ascoli Lungo Castellano, è uno spazio provvisorio, piccolo ma dignitoso, che fino a qualche tempo fa era adibito a biblioteca, e andrà ad accogliere cinque laboratori, sebbene non ancora tutte le attrezzature necessarie siano presenti all’interno di questa area.
Un punto su cui c’è ancora molto da lavorare è, nonostante tutto, il rapporto tra Istituzioni e Università.
‘È un legame difficile quello che viene ad instaurarsi tra due enti di una tale importanza e, sebbene il magister “deficit” sia sempre più prorompente, non ha impedito questa collaborazione, ed oggi è il risultato – dice il sindaco Guido Castelli. È vero, le controversie e le difficoltà sono sempre in agguato, ma ciò che viene realizzato qui oggi è un esempio nel panorama nazionale, poiché la nostra competitività a livello territoriale è di gran lunga maggiore rispetto a quella di altri’.
‘È una scelta coraggiosa, quella che è stata fatta – sottolinea il Presidente della Provincia Paolo D’Erasmo – ma è una responsabilità che deve essere presa, perché è necessario fornire garanzia e sostegno al futuro. Davanti alle grandi sfide di ogni giorno, il territorio piceno saprà rispondere, trasformando un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo, in un’opportunità; opportunità che deve essere spesa per i giovani, le famiglie e le imprese del nostro territorio, perché il mondo universitario ha bisogno di certezze. E la Provincia si prodiga quotidianamente per questo’.
‘È necessario, pertanto, attrarre nuovi attori legati al mondo del lavoro – continua D’Erasmo – Abbiamo bisogno di guardare al futuro con fermezza e responsabilità e se si lavorerà insieme il risultato sarà un servizio positivo per l’intero territorio’.
Riflessioni dovute, quindi, su quello che è stato, è e sarà il rapporto tra il mondo dell’istruzione e le alte sfere pubbliche, in un luogo in cui l’attenzione del tessuto produttivo piceno ha sempre mostrato poco interesse alla ricerca.
‘Se 25 anni fa fossimo stati previdenti – afferma il vicepresidente della Regione Marche Antonio Canzian – avremmo trovato una soluzione a tale emergenza e ora si sta cercando di recuperare. La difficoltà di fare rete tra le Istituzioni regionali è evidente; oggi la competizione si gioca tra territori e per questo sarebbe fondamentale una fitta connessione tra i quattro poli universitari presenti nelle Marche, oggi distaccati, ma che presto potrebbero divenire un solo corpo’.
Per aspirare ad una tale utopia, per ora, bisogna appellarsi alla riconoscenza, come sostiene Achille Buonfigli, Presidente del CUP. ‘Questa parola significa che ci dobbiamo specchiare e sentirci parte di un progetto comune. Dalla giornata di oggi devono trovare le fondamenta tutte le possibilità del piceno, facendo leva proprio su un punto cardine: il rincominciare a pensare. La vera sfida deve partire proprio dai nostri punti di forza: il sistema scolastico e la propensione internazionale delle imprese marchigiane, per arrivare all’economia della varietà e personalizzazione’.
E conclude il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Camerino, Flavio Corradini: ‘In un mondo pazzo, abbiamo il compito di educare prima ancora di formare, perché solo così riusciremo a far crescere il territorio. Bisogna capire che l’Università è un’impresa che vende servizi culturali, che fa ricerca, ma che è assoggettato ai vincoli del privato. È per tale motivo che bisogna fare sistema, usare la creatività e la fantasia dei giovani per immaginare un futuro, un avvenire da rafforzare con il mondo imprenditoriale, perché il lavoro si costruisce proprio sui suoi sistemi produttivi’.
Insomma riscoprire il vero valore tra economia e cultura e ricordarsi che anche se nell’era digitale, occorre non perdere la tradizione analogica per non commettere gli errori del passato.