Ancona - Il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, ha chiesto, al Governo nazionale, la dichiarazione dello stato di emergenza per il maltempo che ha devastato le Marche a partire dal pomeriggio del 4 febbraio scorso. Le lettere sono state inviate al presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi e al capo del Dipartimento della protezione civile della presidenza del Consiglio dei ministri, Franco Gabrielli.
“Il
territorio marchigiano – evidenzia il presidente Spacca - è stato
interessato da una straordinaria condizione di maltempo
(precipitazioni intense e violentissime mareggiate) che hanno
provocato localizzate esondazioni di corsi d’acqua, allagamenti in
aree urbane ed extraurbane, frane e interruzioni stradali,
soprattutto nella porzione costiera e collinare del territorio.
L’evolversi della situazione è stata oggetto di costanti
informative inoltrate dalla Sala operativa regionale a Sala Italia
(Sala operativa delle Protezione civile nazionale, N.d.R.)
basate sulle comunicazioni inoltrate dai soggetti operanti sul
territorio e sulle risultanze di sopralluoghi appositamente
disposti nei luoghi ove venivano segnalate le maggiori criticità. In
particolare, le mareggiate hanno devastato ampi tratti del litorale e
impedito il regolare deflusso delle piene dei fiumi, causando ingenti
danni alle infrastrutture pubbliche e private e alle attività
produttive localizzate sulla costa.
Gli Enti locali, le società che
assicurano la erogazione dei servizi pubblici e i gestori delle
infrastrutture principali stanno impiegando tutto il personale e le
risorse a disposizione per consentire, nel minor tempo possibile, il
ritorno a normali condizioni di funzionalità; il dato puntuale dei
danni subiti potrà essere solo nei prossimi giorni.
Comunque lo
scenario è sicuramente quello di una situazione fronteggiabile solo
con mezzi e poteri straordinari e, pertanto, chiedo la dichiarazione
dello stato di emergenza ai sensi dell’art. 5 della Legge 225 del
1992”. A questo proposito, l’assessore alla Protezione civile,
Paola Giorgi, ha già attivato tutte le strutture regionali coinvolte
per predisporre il “rapporto evento” e la documentazione
necessaria per sostenere la richiesta dello stato di emergenza:
“Stiamo lavorando per aiutare le amministrazioni locali e gli enti
coinvolti a chiudere celermente la fase delle rilevazioni, in modo fa
tramettere subito la documentazione necessaria a Roma e avviare la
fase di rispristino, anche in vista della prossima stagione estiva”.