Ascoli - La Giunta Comunale nella seduta di ieri ha deliberato la riapertura del forno crematorio di Borgo Solestà. A seguito dei lavori di manutenzione straordinaria resisi necessari a seguito della chiusura disposta nel 2013 per motivi precauzionali, il Sindaco preso atto dell'esito positivo del collaudo effettuato in data 17/10/2014 nonché delle analisi delle emissioni campionate durante lo stesso collaudo dell'impianto ha disposto il riavvio delle attività dell'impianto.
Si è tuttavia necessario ed opportuno regolamentare le modalità di funzionamento dell'impianto con criterio di assoluta chiarezza e trasparenza, al fine di permettere controlli settimanali e trimestrali a livello amministrativo e tecnico, nonché approvare alcune prescrizioni che possano anch'esse dare maggiore garanzia ai residenti della zona che hanno manifestato perplessità e timori sul funzionamento dell'impianto crematorio (richiedendone la chiusura o, in alternativa, la delocalizzazione).
Il funzionamento dello forno, in particolare, dovrà attenersi alle seguenti disposizioni e prescrizioni:
l'impianto sarà operativo:
- dal mese di novembre al mese di febbraio nelle giornate dal lunedì al venerdì non ricadenti nelle festività;
- dal mese di marzo al mese di ottobre nelle giornate dal lunedì al giovedì non ricadenti nelle festività;
l'orario giornaliero di funzionamento è fissato dalle ore 9,30 (accensione dell'impianto) alle ore 17,30 (termine dell'ultima cremazione);
nella fascia oraria di funzionamento dell'impianto di cui al precedente punto b) potranno essere espletate un numero massimo di 4 cremazioni. Qualora nel programma di cremazione giornaliero sia presente anche 1 o più resti mortali da cremare, il numero di cremazioni consentite giornaliere potrà raggiungere il numero di 5 unità;
l'attività del gestore dell'impianto dovrà essere settimanalmente monitorata dai servizi cimiteriali cui è demandato il controllo amministrativo del rispetto di quanto indicato nei punti precedenti.
La Giunta si è altresì impegnata a valutare la possibilità di una delocalizzazione dell'impianto in altra area.