Ascoli - Leggiamo con grande preoccupazione
quanto riferito dalla stampa locale relativamente al riferito
tentativo di aggressione ai pullman dei tifosi del Teramo ed alla
aggressione subita da una pattuglia dei Vigili Urbani della città,
cui va tutta la nostra stima, gratitudine e solidarietà.
Siamo
convinti che il tifo ad Ascoli Piceno rappresenti una bella realtà,
capace di mobilitare tutto il territorio piceno e di trasmettere, con
una presenza sempre molto numerosa, il proprio calore, passione ed
affetto alla squadra, dandogli quella marcia in più che tutti gli
allenatori auspicano ma che per l'Ascoli Calcio è una realtà
costante.
Proprio per questo, però, si rende assolutamente
necessario favorire comportamenti ad atteggiamenti corretti, affinchè
chi si rechi allo stadio esprima il tifo per la squadra in modo sano,
pacifico e festoso, in modo che anche l'assistere ad una gara
sportiva sia occasione di crescita educativa.
Siamo certi che la maggior parte dei
tifosi interpreti e condivida tali valori ma non possiamo ignorare
quanto riferito dai Vigili Urbani aggrediti" c'erano tanti
ragazzi ascolani con il volto coperto da sciarpe e cappucci in
testa... c'erano tanti ragazzi con spranghe ed altri oggetti
contundenti."
Riteniamo sia necessaria una immediata condanna di tanta violenza ed intimidazione e, profondamente turbati, riteniamo sia assolutamente necessario recuperare quanto prima un clima di sana cultura sportiva , caratterizzata da rispetto e condivisione.
Molti Comuni d'Italia hanno organizzato convegni ed iniziative quali " la scuola e lo sport contro la violenza" per educare i giovani ad una partecipazione pacifica e responsabile, capace di dire non ai comportamenti violenti ed intimidatori.
Per questo presenteremo presto una interpellanza al Sindaco Guido Castelli perché riferisca in Consiglio Comunale sui gravi fatti accaduti e quali siano le iniziative che intende portare avanti per prendere le distanze da tali comportamenti e favorire occasione di una corretta educazione sportiva.
Francesco Ameli - Roberto Allevi