Nella complessa vicenda politica che ha visto il Antonio Spazzafumo, sindaco di San Benedetto del Tronto, dopo la mancanza di numero legale nell'ultimo consiglio comunale per l'assenza delle consigliere comunali della lista civica Viva San Benedetto, Giselda Mancaniello e Barbara De Ascaniis, rimuovere Tonino Capriotti dall’incarico di vicesindaco e assessore, Italia Viva invia il seguente comunicato che pubblichiamo integralmente:
"Ci spiace dover intervenire a mezzo stampa per una questione che è unicamente interna a Italia Viva ma quando le crisi di protagonismo vanno fuori controllo e rischiano di danneggiare tutta la nostra comunità diventa impossibile esimersi dal fare chiarezza.
Non è la prima volta, e temiamo non sarà neanche l’ultima, in cui l’iscritto di Italia Viva Orlando Ruggeri verga e dà in pasto alla stampa note in cui riporta il suo personalissimo pensiero spacciandolo per la linea del partito.
Ci ricorre ricordare per l’ennesima volta che all’interno della federazione picena l’avv. Ruggeri non ricopre alcun ruolo né elettivo né fiduciario, né è mai stato investito dell’autorità a parlare a nome di queste comunità che hanno invece, in accordo alle norme statutarie, eletto (e non nominato) segretari provinciali e cittadini, unici titolati a farsi portavoce degli iscritti.
Iscritti che vengono periodicamente riuniti per ascoltarne idee e proposte e che hanno anche nell’occasione dell’ultima assemblea provinciale, alla quale Ruggeri si è ben guardato dal prendere parte, confermato all’unanimità l’adesione alle scelte ed agli indirizzi politici che i dirigenti territoriali del partito hanno assunto ed assumono con loro, per loro conto ed in loro nome.
Ora noi capiamo perfettamente che per chi ha tanti anni di ricordi di sé in ruoli apicali dentro un considerevole numero di partiti diversi accettare di non essere il centro del mondo politico, per quanto piccolo e periferico, sia un esercizio di resilienza forse troppo gravoso.
Ma se Ruggeri intendeva rappresentare la comunità picena o sambenedetesse o ascolana o finanche di Montepreandone non aveva e non avrà che da misurarsi nei congressi, unici luoghi in cui trovano legittimità in forza proprio del voto degli iscritti le legittime ambizioni di rappresentanza dei singoli.
Intromettersi senza titolo in questioni provinciali e finanche comunali, persino laddove non ci sono liste di Italia Viva ma semplici liste civiche a cui nostri iscritti hanno a titolo personale partecipato, dimostra soltanto la voglia di mettersi in mostra e per tramite del partito regionale di superare il rapporto di rappresentanza tra iscritti e dirigenti territoriali.
Una inaccettabile mancanza di rispetto per i militanti che sono la vera forza di Italia Viva e che invece pare vadano messi tutti a tacere perché colpevoli di avere un pensiero autonomo per lasciare tutto il nostro territorio in mano ad un solo iscritto assenziente, ma dal passato molto Onorevole".
