Ascoli - Un imprenditore di 42 anni, E. C., dell'entroterra ascolano, è stato posto agli arresti domiciliari da agenti della Squadra Mobile con l'accusa di violenza
sessuale nei confronti di una ragazza che all'epoca aveva
13 anni.
Mercoledì è previsto il suo interrogatorio di garanzia in Tribunale.
La vicenda risale a circa un anno la ragazza aveva da poco compiuto i tredici anni e le
lusinghe ed i corteggiamenti iniziali si erano trasformati, nei mesi
successivi in desideri a sfondo sessuale, assecondati dalla vittima.
A dare origine all'indagine sono state alcune conversazioni che la
ragazzina aveva avuto in "Ask", il servizio di rete sociale
basato su un'interazione "domanda - risposta", in cui
venivano fatte allusioni a relazioni tra partners con molta
differenza di età.
Pertanto gli investigatori, attivati da una
segnalazione, hanno iniziato a passare al setaccio l'ambiente della
vittima al fine di chiarire meglio la vicenda.
A nulla è servita la
scaltrezza dimostrata dal reo, grazie l'uso di un telefono
"dedicato" per tenere la relazione nel massimo riserbo, per
evitare che gli investigatori raccogliessero le prove del reato.
Le indagini condotte dalla Squadra Mobile e dalla Polizia
Postale, coordinate dal Pm Umberto Monti, con
l'ausilio di pedinamenti, appostamenti, intercettazioni telefoniche,
hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza tali da
far emettere dal G.I.P. presso il Tribunale di Ascoli Piceno Giuliana
Filippello, un'ordinanza di custodia cautelare in regime degli
arresti domiciliari per il reato di atti sessuali con minorenne.
Dal quadro investigativo è emerso che aveva già
mostrato in passato la propensione a instaurare relazioni con giovani
attorno ai 14 anni.