Fallimento Polo Energetico Piceno, Comune di Offida rischia dissesto?

Fallimento Polo Energetico Piceno, Comune di Offida rischia dissesto?

La Procura apre un'inchiesta sul fallimento di Asteria Srl: ascoltato il curatore Massimiliano Castagna. L'interrogazione del consigliere comunale Massicci vuole chiarimenti dal Comune di Offida sul Polo Energetico Piceno

Ascoli - Un'interrogazione di Adalberto Massicci, consigliere di Forza Italia presso il comune di Offida, pone interrogativi sconcertanti illustrati in una conferenza stampa presso la segreteria del consigliere regionale Giulio Natali (Fratelli d'Italia).
Il caso sollevato riguarda il fallimento del Polo Energetico Piceno, società costituita nel 2008 e dichiarata fallita il 7 luglio 2014 e, collateralmente, il fallimento di un'altra società: Asteria Srl dichiarata fallita il 3 ottobre 2013.
Il fallimento di questa seconda società ha determinato l'istituzione di una Commissione d'inchiesta del Consiglio regionale delle Marche i cui lavori termineranno il prossimo 30 novembre.

L'interrogazione del consigliere Massicci scaturisce dalla preoccupazione che il Comune di Offida vada in dissesto per la perdita di 764 mila euro avvenuta tramite due società partecipate dall'ente al al 100%: Energia Offida Srl e Offidagas Srl.

Le due partecipate nel 2009 versano rispettivamente 398 mila euro e 366 mila euro al Polo Energetico Piceno per uno studio sul fotovoltaico.
A sua volta il Polo Energetico Piceno versa 611 mila euro alla società Technika Srl di Sassuolo “per la fornitura di moduli altamente innovativi per la produzione di energia elettrica”.
La stessa Technika Srl possiede il 49% della Raggiantech Srl di Offida nella quale socio di maggioranza con il 51% delle quote e Polo Energetico Piceno.
Nell'interrogazione si evidenzia come presidente del Polo Energetico Piceno dal dal 26 novembre 2008 al 21 settembre 2012 è il signor Dante Bartolomei, il quale è anche presidente della Raggiantech Srl dal 1 aprile 2009.

Il consigliere Massicci chiede al Comune a quale titolo le due partecipate abbiano erogato 764 mila euro complessivamente a Polo Energetico Piceno e se siano state autorizzate dal Comune di Offida a erogare quelle somme.
Poi le due domande delle “cento pistole”: le due società partecipate hanno recuperato le somme erogate alla società fallita?
Se ciò non fosse avvenuto ci sarà un aumento della pressione fiscale sui cittadini offidani per compensare questa eventuale perdita?

In questa vicenda, racconta un ex consigliere comunale, Geremia Acciarri, ci sono milioni di euro che vanno fuori dal territorio senza creare alcuna occupazione, tra l'altro con operazioni finanziarie tramite società della black list a Cipro. C'è un Collegio dei revisori che si dimette per le criticità evidenziate.

Perché c'è un fronte collaterale che si apre tra la società Asteria Srl e Polo Energetico Piceno?

Anche Asteria Srl avrebbe dato al Polo Energetico Piceno 600 mila euro di caparra per la realizzazione di un impianto fotovoltaico che di fatto non c'è. Il curatore di Asteria vuole recuperare quella somma visto che l'impianto non è stato realizzato, ma il Polo Energetico Piceno non ha più risorse e quindi fallisce.
Hanno partecipazioni in Asteria Srl anche Energia Offida Srl e Offidagas Srl.
Per diversi anni presidente di Asteria Srl è stato Dante Bartolomei.

Diversi e ben più complessi sono temi e fatti che hanno richiesto l'istituzione di una Commissione d'inchiesta regionale per valutare taluni accadimenti, in particolare l'acquisto di un capannone industriale a Centobuchi d Monteprandone del valore di 1 milione e 300mila euro da scontare con la realizzazione di progetti di ricerca.
In particolare la Commissione regionale sta verificando «tutti i rapporti di finanziamento e altro intercorsi tra la Regione Marche e la Asteria srl correlate in primis alla cessione di un immobile Ex Cetria, sito nel comune di Monteprandone senza compensazione di denaro».
Un versante critico, tanto che il consigliere regionale Luca Marconi ha fatto istanza, in un'audizione della scorsa settimana, di inviare tutta la documentazione in mano alla Commissione regionale alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno.

E sarebbe pioggia sul bagnato poiché la Procura ascolana ha già aperto un fascicolo sul fallimento di Asteria Srl ed è stato anche sentito dal magistrato il curatore della società fallita, il dottor Massimiliano Castagna, già presidente dell'Ordine dei Commercialisti della provincia.

Secondo quel che traspare dagli atti in possesso della Commissione d'inchiesta è episodio più che unico la procedura di cedere un immobile di proprietà regionale in cambio di progetti di ricerca.