Stop trattativa con laboratori analisi, pazienti esenti pagheranno di più

Stop trattativa con laboratori analisi, pazienti esenti pagheranno di più

La questione è ormai nota: il budget assicurato dall’amministrazione regionale per erogare i servizi a prezzi identici alle strutture pubbliche e garantire le esenzioni a chi ne ha diritto, è di 7 milioni di euro annui

Niente di fatto. La lunga ed estenuante trattativa fra i sindacati dei laboratori  analisi convenzionati e la Regione è giunta ad un punto morto, con la certezza, ormai conclamata, che  i pazienti esenti continueranno a pagare un sovrapprezzo, in teoria non dovuto, per le prestazioni  erogate. “Una cifra che – ricorda Stefania Pellei di Federbiologi-  a questo punto potrebbe aumentare ulteriormente”.

La questione è ormai nota:  il budget assicurato dall’amministrazione regionale per erogare i servizi a prezzi identici alle strutture pubbliche e garantire le esenzioni a chi ne ha diritto, è di 7 milioni di euro annui. Le prestazioni a regime convenzionato erogate dai laboratori nel 2013 hanno superato, e di molto, i 12,5 milioni di euro.  Il budget per soddisfare le crescenti richieste degli esenti viene in pratica esaurito a giugno di ogni anno.

Per questi motivi, e per la totale mancanza di disponibilità da parte della Regione di mediare sulla questione, i sindacati delle 50 strutture disseminate sul territorio regionale avevano promosso un’inedita e plateale protesta lo scorso 2 settembre, con i camici bianchi in sit-in davanti a Palazzo Raffaello.

Immediata la richiesta di nuovi colloqui da parte dell’assessore alla sanità Almerino Mezzolani e del dirigente al servizio salute Piero Ceccarelli. La trattativa è ripartita il 19 settembre con la richiesta, da parte delle autorità sanitarie, di una proposta organica dei Laboratori analisi convenzionati.  Proposta che è arrivata assieme alla richiesta di un ulteriore incontro, mai avvenuto, ancora una volta per l’inerzia di Palazzo Raffaello.

I laboratori domandavano , per la parte economica, almeno le risorse per i reagenti: una somma di circa un milione di euro. La Regione ha offerto meno della metà, anteponendo ad ogni sorta di concreta trattiva, un riordino complessivo del settore già a partire dal 2015. Su quest’ultimo punto le parti si incontreranno già martedì prossimo in Regione.

Per Stefania Pellei, segretario regionale di S.Na.Bi.L.P. FEDERBIOLOGI, ‘si tratta dell’ennesima presa in giro da parte dell’amministrazione regionale, che, forse, non ha mai davvero  inteso trattare con noi. Ci dispiace per i pazienti esenti, magari con gravi patologie e in difficoltà economiche. Saranno loro purtroppo a farne le spese’.

Dario Arcagni, di Anisap,  parla di una Regione che ‘sembra ignorare le caratteristiche di servizio pubblico essenziale che noi rappresentiamo. Fare economia sul nostro servizio equivale ad un taglio alla sanità, e proprio nella parte in cui questa si occupa di chi più ha bisogno’.

Nicola Marchionni -  Federlab – non nasconde ‘l’amarezza per i metodi degli amministratori regionali, che non hanno evidentemente voluto venire incontro, non tanto a noi , quanto agli assistiti. E’ chiaro che però non ci arrenderemo.’

 



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