Truffa online, spariscono dal conto 25 mila euro

Truffa online, spariscono dal conto 25 mila euro

Condannata una donna polacca dal tribunale di Ascoli Piceno. Vittime due commercianti romani che hanno citato per danni la loro banca a Roma

Ascoli - Una coppia di tranquilli commercianti romani aveva pensato di aprire un conto corrente presso la Banca Popolare del Lazio a Roma per accantonarvi delle risorse che dovevano servire a coprire le rate di un mutuo.
Per un po' tutto era andato nel migliore dei modi. Quel conto, avevano detto al direttore, aveva quell'unico scopo. Fortuna ha voluto che ad un certo punto il loro commercialista abbia chiesto gli estratti conti per un utilizzo fiscale.
E' in quel momento che è arrivata la sorpresa: dei 25 mila euro che dovevano trovarsi in conto ce ne erano rimasti soltanto 400 di euro. Hanno scoperto così che dal loro conto corrente erano partiti dei bonifici alla volta di una filiale Unicredit di Ascoli Piceno.
Beneficiaria di quei bonifici era una signora polacca, tale Urzula Urzunaska. Il bello è che questa donna i commercianti romani non la conoscevano affatto e non avevano con lei alcun rapporto, quindi alcuna motivazione per pagarla.
Presentano comunque una denuncia immediata e riescono a bloccare così un bonifico già ordinato online di 1.800 euro. Dei bonifici in questione, tutti fatti con procedura online, naturalmente i due titolari del conto non avevano mai dato disposizione ne cartacea ne elettronica.
Qualcuno ha carpito i dati sensibili relativi al loro conto corrente presso la Banca Popolare del Lazio e avevano quindi ordinato alcuni bonifici. In soldi arrivavano telematicamente, dunque, sul conto corrente Unicredit ad Ascoli Piceno intestato a Urzula Urzunaska.
La donna appena arrivato in conto ogni bonifico prelevava in contante quasi la totalità dell'importo che, secondo l'avvocato difensore provvedeva tramite Moneygram o altro sistema a trasferire ad una fittizia società dalla quale aveva avuto una richiesta di collaborazione. Il giudice Marco Bartoli ha accolto la richiesta del pm e ha condannato ad 1 anno di reclusione, con pena sospesa e 310 euro di multa, la donna polacca.
Ci troviamo dunque nel classico caso di truffa online. I due commercianti romani però non sono certo soddisfatti dell'indagine.
Ci aspettavamo – dicono - che si risalisse a chi aveva effettivamente ordinato online i bonifici, cosa che non è avvenuta. Siamo venuti a nostre spese ad Ascoli Piceno senza ottenere granché. Quei soldi, tranne l'importo bloccato, non li rivedremo più.
Ora abbiamo in corso una causa civile con la Banca Popolare del Lazio perché ci pare che qualcosa lì non abbia funzionato e vogliamo verificare le responsabilità chiedendo un risarcimento
”.
Chissà, forse questa condanna penale potrà dare maggiore forza alla loro causa contro la banca.
Perché in realtà molti sistemi di banking online avvertono sempre il titolare del conto nel momento in cui viene ordinato un bonifico da quel preciso conto corrente. In ogni caso pare legittimo il dubbio sull'inchiesta. La Polizia Postale di solito riesce a tracciare gli autori di queste truffe online.