Banca Intesa citata in giudizio dalla Fondazione Carisap

Banca Intesa citata in giudizio dalla Fondazione Carisap

Appello di Marini Marini alle Istituzioni in difesa della comunità perché venga rispettato un punto dell'accordo preso all'atto della cessione delle quote di minoranza della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno

Ascoli - Appello della Fondazione Carisap alle istituzioni regionali e del Piceno perché scendano in campo a fianco della Fondazione nel chiedere il rispetto dei patti sottoscritti con il Gruppo Banca Intesa al momento della cessione della quota di minoranza della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno all'istituto di credito nazionale.

Un esempio luminoso in questo senso – dice il presidente Vincenzo Marini Marini – è stato quello del presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca che, per tutelare la comunità marchigiana nel caso di BancaMarche, ha incontrato addirittura il Governatore della Banca d'Italia”.

Un appello che arriva oggi dopo che i legali della Fondazione Carisap hanno notificato un atto di citazione nei confronti di Banca Intesa presso il tribunale di Milano, sezione specializzata in tema di impresa, per chiedere il rispetto dei patti presi.

Siamo arrivati a questo punto – spiega Marini Marini – dopo quattro mesi di silenzio da parte del Gruppo Intesa sulla nostra richiesta di rinegoziare una parte degli accordi presi al momento della cessione della Carisap. Ma non abbiamo avuto alcuna risposta”.

Il presidente Marini Marini con il Cda e l'organo d'indirizzo della Fondazione all'unanimità hanno dunque dovuto loro malgrado adire la giustizia civile.

Cosa non ha funzionato? L'accordo prevedeva in realtà due aspetti.

Per il primo aspetto – dice Marini Marini – siamo molto soddisfatti. Prevedeva che la Carisap Spa diventasse il punto d riferimento societario di tutte le attività del Gruppo Intesa San Paolo sulle regioni italiane che si affacciano sull'Adriatico.
E Intesa San Paolo ha puntualmente soddisfatto questo principio. Il secondo aspetto degli accordi, ed è quello per il quale la Fondazione a nome della comunità manifesta insoddisfazione, prevedeva che grazie a questa operazione venisse data sempre maggior struttura e sostanza alla direzionalità di Ascoli Piceno. L'accordo prevedeva che Intesa San Paolo e Fondazione si confrontassero periodicamente sulla qualità e quantità di persone che dovevano comporre l'ufficio di direzione.
A Febbraio, durante il primo momento di verifica, la Fondazione ha rilevato che non si stava rispettando quel punto. Banca Intesa aveva eccepito che secondo il nuovo modello di banca dei territori, vista la depressione economica sopraggiunta imponevano una presenza più capillare sui territori stessi.
A questo punto la Fondazione, prendendo atto di questa nuova situazione, ha chiesto di rinegoziare il punto nell'interesse della comunità, ma dopo quattro mesi, come dicevo, non c'è stata alcuna risposta
”.
Ora tocca a coloro che hanno a cuore l'interesse della comunità: dal Presidente della Regione ai Sindaci e alle associazioni economiche essere a fianco della Fondazione Carisap per il bene del territorio.