Ascoli - Appresa la notizia della tragica morte dell’assistente capo della Polizia di Stato in servizio alla Sezione Polizia Stradale avvenuta nella Questura di Ascoli, il Vescovo mons. Giovanni D’Ercole ha manifestato di persona ieri notte le sue condoglianze alla moglie e ai due figli ed esprime le sue più sincere condoglianze al Questore e ai colleghi dell’assistente capo, duramente colpiti da questo lutto. Ha celebrato la santa Messa per lui e per la sua famiglia e per tutto il personale della Questura, affidando al Signore ricco di bontà e misericordia l’anima di questo nostro fratello scomparso e l’intera famiglia che ne piange la morte insieme ai suoi colleghi di lavoro quotidiano.
Di fronte a gesti così dolorosi e drammatici sorge la domanda su come mai nella nostra società sempre più spesso purtroppo capitino gesti di tal genere. Ci fanno riflettere sui valori su cui è centrata la nostra vita e sulle difficoltà che a volte diventano pesi insopportabili e allo stesso tempo ci invitano a riscoprire la necessità di rapporti sempre più semplici e sinceri; ci fanno capire che la solidarietà, l’ascolto reciproco, la vicinanza a chi soffre nel corpo e nello spirito sono esigenze fondamentali del nostro essere uomini, specie in quest’epoca segnata da un profondo individualismo. Sono convinto che l’amore fraterno e l’attenzione agli altri costituiscono l’unico vero antidoto alla solitudine in cui spesso ci veniamo a trovare e soprattutto alle forme estreme di questo disagio che talora si esprime in gesti disperati che costituiscono un affannato grido di aiuto rivolto alla nostra società. Cogliere questi segnali è nostro attento dovere, oltre che salutare medicina per costruire una società più fraterna e solidale.
Il Vescovo esprime, inoltre, vicinanza e preghiera all’operaio coinvolto nel grave incidente sul lavoro avvenuto nella cava di travertino a Paggese di Acquasanta Terme e ai suoi cari. Esprime l’auspicio che grazie all’intervento dei soccorritori e dei sanitari, ci possa essere un pronto ristabilimento.
Il lavoro è una dimensione essenziale della vita umana e proprio per questo deve essere sempre salvaguardata la sicurezza dei lavoratori.
Il Vescovo ne approfitta ancora una volta per esprimere la sua vicinanza e la sua solidarietà a coloro i quali, soprattutto giovani e padri e madri di famiglia, soffrono a causa della disoccupazione e della mancanza di lavoro.