Ancona - Le
Marche recepiscono gli indirizzi operativi della Conferenza delle
Regioni e delle Province autonome sulla fecondazione eterologa. La
Giunta regionale, nella seduta odierna, ha approvato la
delibera presentata dall’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani.
Il
provvedimento, come quello delle altre Regioni, regolamenta i requisiti
delle coppie che possono usufruire della donazione dei gameti, le
indicazioni cliniche, la selezione dei donatori,
i test e gli screening per il controllo delle donatrici di ovociti, il
consenso informato, la tracciabilità ed eventi avversi, fattibilità e
aspetti finanziari della fecondazione omologa ed eterologa.
“Il
provvedimento avvia l’eterologa anche nella nostra
regione – afferma l’assessore Mezzolani – La fecondazione sarà
possibile presso la struttura ospedaliera del Salesi di Ancona e, a
breve, anche presso l’Azienda Ospedaliera Marche Nord di Pesaro, dove è
di prossima apertura il Centro di procreazione medicalmente
assistita (Pma). L’eterologa sarà possibile secondo i percorsi già
codificati dalla Regione per la Pma (a partire dal 2005 e nel 2011), con
le specifiche modalità individuate ora dalla Conferenza delle Regioni.
Le linee guida emanate consentono, quindi, l’avvio,
anche nelle Marche, delle tecniche di procreazione medicalmente
assistita di tipo eterologo, comprese quelle che impiegano gameti
maschili e femminili entrambi donati da soggetti diversi dai componenti
della coppia ricevente, garantendo la sicurezza e la
tutela della salute di tutti i soggetti coinvolti”.
Per quanto riguarda
gli aspetti organizzativi, l’assessore evidenzia come le Regioni
abbiano chiesto che la fecondazione eterologa sia ricompresa nei Livelli
essenziali di assistenza (Lea): “Attendiamo, anche
su questo aspetto, una condivisone generale, per poter normare, in
maniera quanto più condivisa, le questioni relative alla gratuità
dell’intervento o alla previsione di un ticket”.