Le rivelazioni della madre di Giustini: 'Luca devi farti vedere da un medico'

Le rivelazioni della madre di Giustini: 'Luca devi farti vedere da un medico'

La madre di Giustini racconta che aveva paura ch si suicidasse. Era andato dale come per dirle addio. Secretato l'interrogatorio della moglie dell'infanticida. L'autopsia dimostra che sono state 5 le coltellate che hanno ucciso la piccola Alessia

Ancona - Luca Giustini, il ferroviere di 34 anni, arrestato per avere ucciso a coltellate,la figlioletta Alessia di 18 mesi, secondo le dichiarazioni che sua madre, Brunella Michelini, ha rilasciato all'Agenzia Ansa "stava male da tempo, era depresso e piangeva". La donna ha incontrato il figlio ieri mattina. "Era come se fosse venuto a dirmi addio, abbiamo pregato insieme. Gli ho detto 'Luca, che hai? Devi farti vedere da un dottore'. Avevo paura che potesse tentare il suicidio, mai avrei immaginato cosa sarebbe successo".
L'esito dell'autopsia sulla piccola Alessia, la bimba di 18 mesi uccisa dal padre, ha evidenziato che sono state 5 le coltellate inferte: hanno colpito tutte organi vitali (cuore e polmoni) provocando lesioni. E' quanto desunto dal medico legale Mauro Pesaresi.
La Alessia è morta dopo pochi istanti.
Luca Giustini, il padre, ha utilizzato un coltello da cucina dalla lama lunga.
Giustini è
ancora ricoverato nel reparto Psichiatria dell'ospedale Torrette di Ancona. E' in stato catatonico. Nel suo passato non ci sono episodi di violenza, né risulta che l'uomo fosse in cura per problemi di natura psicologica. Ma ora sembra scontata una perizia psichiatrica.
Intanto è stato secretato l'interrogatorio di Sara Bedini, l'infermiera 32enne moglie di Luca Giustini.
L'infanticida era solo in casa, attendeva ch sua figlia si svegliasse per raggiungere la moglie, l'altra figlioletta di 4 anni e mezzo e alcuni parenti che erano andati al mare.
Dopo il raptus omicida Giustini ha telefonato alla moglie per dirle che era accaduto qualcosa di veramente grave. Giustini deve rispondere di omicidio volontario aggravato dal fatto di averlo commesso su un discendente.

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