La polizia denuncia un trentenne per incendio doloso

La polizia denuncia un trentenne per incendio doloso

L’uomo subito dopo veniva accompagnato in Questura per essere sentito in merito ai fatti accaduti, ma le dichiarazioni rese apparivano sin da subito contraddittorie

Teramo - Nella notte tra il 10 e 11 agosto 2014 a Teramo si sono sviluppati tre focolai di incendi di origine dolosa. Il primo, alle ore 23.30, riguardava un’autovettura Fiat Punto parcheggiata in via Barnabei; il secondo focolaio si sviluppava all’interno del giardino di pertinenza dell’asilo nido denominato la Coccinella interessando uno scivolo in plastica per bambini; il terzo episodio avvenuto qualche ora dopo, si sviluppava all’interno del garage condominiale di uno stabile ubicato sempre in via Felice Barnabei.

In quest’ultima circostanza le fiamme avevano interessato uno scooter e due autovetture; solo il pronto intervento dei Vigili del Fuoco ha evitato conseguenze ben più gravi consentendo ai condomini, precedentemente evacuati, di rientrare nelle loro abitazioni.

Le indagini avviate immediatamente dalla Squadra Mobile permettevano di circoscrivere le ricerche dell’autore in un gruppo di giovani della zona; la successiva visione di numerosi filmati di circuiti di video-sorveglianza di edifici ubicati nei pressi dei focolai, consentiva di focalizzare l’attenzione su un trentenne (D.F.G.) residente nella zona, già noto per atti di violenza. Nella mattinata di ieri alcuni agenti della Mobile perquisivano l’abitazione del giovane dove venivano acquisiti elementi utili alle indagini.

L’uomo subito dopo veniva accompagnato in Questura per essere sentito in merito ai fatti accaduti, ma le dichiarazioni rese apparivano sin da subito contraddittorie. Grazie ai numerosi filmati di video-sorveglianza acquisiti, dopo un lavoro lungo e meticoloso, si riuscivano a monitorare tutti gli spostamenti del giovane le cui dichiarazioni non trovavano riscontro dalle immagini visionate. Nel contempo si procedeva ad ascoltare, fino a tarda sera, numerose persone per verificare gli alibi indicati dall’uomo.

A conclusione dell’attività investigativa, essendo emersi gravi indizi di reato nei confronti del trentenne, quest'ultimo veniva indagato in stato di libertà per il reato di incendio doloso.



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