Casa di Alice, restano agli arresti domiciliari gli educatori

Casa di Alice, restano agli arresti domiciliari gli educatori

Tiziana Spina: per tutelare 20 anni di attività della cooperativa, se la magistratura riscontrasse responsabilità penali nei confronti degli attuali indagati, Koinema si costituirà Parte Civile.

Fermo - Il Gip del Tribunale di Fermo, Marcello Cozzolino, ha rigettato la richiesta di scarcerazione avanzata dai legali dei cinque operatori arrestati nell'ambito dell'inchiesta a "Casa di Alice", il centro diurno per bambini e adulti autistici di Grottammare. Una struttura che fa capo ad una rete di Comuni.
I cinque operatori, dunqe,  restano dunque agli arresti domiciliari per la possibilità che possano reiterare il reato. L'avvocato Francesco Voltattorni, difensore di 4 degli arrestati, presentrà ricorso al tribunale del Riesame.
Soddisfazione invece da parte di molte famiglie che aspettavano questa decisione da giorni. L'inchiesta giudiziaria intanto va avanti per verificare se ci fossero altre persone che sapessero dei metodi adottati all'interno del centro senza intervenire.
Nel mirino anche i controlli e le competenze di questi controlli sulle metodologie applicate all'interno della Casa di Alice.
C'è una ferma presa di posizione del presidente della Cooperativa Koinema, Tiziana Spina, per tutelare 20 anni di attività della cooperativa: se la magistratura riscontrasse responsabilità penali nei confronti degli attuali indagati Koinema si costituirà Parte Civile.

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