Ancona - Alluvione
di maggio, il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha
espresso l’intesa allo schema di ordinanza per i primi interventi
urgenti predisposto
dal Capo del Dipartimento di Protezione civile Franco Gabrielli a
seguito del riconoscimento dello stato di emergenza deliberato lo scorso
30 giugno dal Consiglio dei Ministri.
Il presidente, nell’assicurare
l’intesa, ha allo stesso tempo proposto alcune integrazioni.
La risposta della Regione è stata immediata: lo schema di ordinanza è
stato infatti ricevuto nella giornata di venerdì e già questa mattina è
stato inoltrato con le necessarie integrazioni alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri.
“Il
fattore tempo, in occasione di eventi così pesanti come quello che ha
colpito le Marche, e in particolare il territorio di Senigallia – dice
Spacca – è fondamentale.
E’ per questo che la risposta della Regione è stata fornita, dopo un
attento e puntuale lavoro di analisi, integrazioni e suggerimenti, in
appena due giorni. Con questo atto si confida che l’ordinanza possa
essere firmata entro pochi giorni dalla Presidenza
del Consiglio dei Ministri, in modo che diventi subito operativa. Da
parte nostra sono state proposte alcune integrazioni che mirano a
rispondere in maniera ancora più puntuale alle esigenze che la calamità
ha prodotto sul territorio regionale. Ci auguriamo
che possano essere accolte”.
A quel punto sarà possibile procedere
(entro 20 giorni dall’entrata in vigore dell’ordinanza) con la stesura
del piano degli interventi urgenti e quindi con la ricognizione
dell’attività svolta nell’emergenza dai soggetti pubblici.
Contemporaneamente (entro 90 giorni) tutti i privati, famiglie e
imprese, che a suo tempo hanno segnalato danni derivanti dal maltempo,
possono produrre la documentazione che li attesta. Sarà così possibile
effettuare la ricognizione del fabbisogno in termini
di risorse.
Tra
le proposte avanzate dal presidente Spacca ad integrazione dello schema
di ordinanza, la necessità che la ricognizione del fabbisogno per i
privati comprenda
anche gli arredi, gli elettrodomestici, i motoveicoli e autoveicoli
danneggiati o distrutti.
La Regione ha inoltre proposto l’inserimento
nell’ordinanza di un importante articolo riguardante la sospensione dei
mutui.
“A seguito del grave disagio socio-economico
derivante dagli eventi di maggio – dice Spacca – si chiede che
nell’ordinanza si preveda che i cittadini residenti in uno dei Comuni
che saranno individuati con apposito provvedimento e che siano titolari
di mutui relativi a edifici distrutti, inagibili o
inabitabili, anche parzialmente, possano ottenere la sospensione delle
rate fino alla ricostruzione, all’agibilità o all’abitabilità
dell’immobile. Lo stesso varrà per i gestori di attività commerciali ed
economiche con sede in edifici che si trovano nelle
stesse condizioni”.