Furto Al Battente, arrestati i 5 protagonisti

Furto Al Battente, arrestati i 5 protagonisti

Alcuni di loro apartenevano alle bande Viccei e Battestini

Ascoli - La sera del 10 giugno 2013, alle ore 00.15, due persone che indossavano caschi da motociclista, sono entrati all’interno del centro commerciale Al Battente proprio nel locale dove era custodita la cassaforte. Dopo aver aperto la serranda e disattivato l’allarme, hanno aperto la cassaforte e portato via 85.000che erano all'interno.
L’intera azione si concludeva in pochi attimi grazie all'uso di chiavi, quindi senza provocare alcun segno di effrazione.
Le indagini condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno, hanno consentito di analizzare circa 10.000 telefoni cellulari che qualche ora prima del furto avevano impegnato le celle telefoniche che irradiavano l'area del centro commerciale.
Tuttavia l’attenzione degli investigatori si concentrava in particolare su 3 telefonini. Le loro sim abbinate, dopo meticolosi accertamenti, risultavano essere intestate a persone fittizie.
Le successive attività tecniche hanno consentto di verificare la piena responsabilità dei 5 indagati:
Osvaldo Mancini e Graziano Caldelori avevano eseguito materialmente il furto, travisati con caschi da motociclista.
Bruno Frattari aveva organizzato, insieme agli altri, i particolari e le modalità operative del furto, eseguendo sopralluoghi anche mediante apparecchiature di ripresa visiva per monitorare i transiti degli addetti alla sicurezza del centro commerciale, servendosi di una vecchia bicicletta su cui aveva installato una microtelecamera.
Alessandro Cellini , si era occupato di mettere in contatto, al fine della realizzazione del colpo, una guardia giurata addetta alla sicurezza del centro commerciale, con gli altri componenti della banda.
Fin dalle prime indagini emergeva chiaramente che alcuni componenti del gruppo di indagati possedevano una non comune abilità ed una capacità tecnica ed organizzativa altamente professionale, scaturita, per loro stessa ammissione, dalla pregressa appartenenza alle famigerate bande “Viccei” e “Battestini”.
Entrambi i gruppi malavitosi a cavallo tra la fine degli anni 70 e gli anni 80 si erano resi responsabili di efferati eventi criminosi nelle Marche e in Abruzzo.
Nel gruppo, tuttavia, sono entrati anche una guardia giurata, il cui compito la sera del furto era quello di ritardare l’intervento nel caso fosse scattato l’allarme, e un dipendente addetto alla sicurezza del centro commerciale.
Quest’ultimo, Genesio Sagripanti, aveva il compito di consegnare momentaneamente le chiavi utilizzate da Mancini e Candelori per mettere a segno il furto in pochi secondi.
Alle prime ore dell’alba, 20 uomini della Squadra Mobile hanno dato esecuzione alle ordinanze cautelari, emesse dal GIP presso il Tribunale di Ascoli Piceno, Giuliana Filippello su richiesta del Pubblico Ministero Umberto Monti.
Custodia cautelare in carcere per MANCINI Osvaldo, Pescarese di anni 63 e CANDELORI Graziano, Maceratese di anni 58;
Arresti domiciliari per Cellini Alessandro, Ascolano di anni 57, Frattari Bruno, Maceratese di anni 65 e Sagripanti Ginesio, Ascolano di anni 37.